VIGEVANO (pv). Teatro gremito al convegno di Confindustria sull'ingresso di Vigevano nella Città metropolitana milanese.

VIGEVANO (pv). I risultati dello studio “Progettare la città ideale – Vigevano nel sistema metropolitano milanese” sono stati presentati oggi pomeriggio alla conferenza indetta da Confindustria Pavia svoltasi al Teatro Cagnoni dalle 15 alle 19 alla presenza di oltre duecento persone tra imprenditori, politici e tanti cittadini.
Il tema dello studio è l’analisi del possibile passaggio di Vigevano dalla Provincia di Pavia alla Città metropolitana di Milano. Il lavoro di ricerca ha considerato vari aspetti come il quadro istituzionale, le dinamiche economico-sociali, la gestione dei servizi e le risorse finanziarie. Una ricerca conoscitiva che ha lo scopo di fornire dati e analisi di supporto a coloro che saranno chiamati ad assumere le decisioni finali in merito al futuro della città ducale.“C’è bisogno di cambiamento, tuttavia le risposte non possono essere dettate solo dal comune sentire, bensì devono basarsi su solide prospettive di studio” sono le parole con le quali Maria Vittoria Brustia presidente del Comitato Intercategoriale per Vigevano e la Lomellina, ha aperto il convegno per poi lasciare la parola ai professori che hanno curato la ricerca. Si sono succeduti Enzo Balboni dell’Università Cattolica di Milano; Marco Pompilio, Andrea Zatti e Franco Osculati della Fondazione Romagnosi di Pavia; Vittorio Ferri dell’Università Bicocca di Milano. Dalle relazioni emergono alcuni punti a favore della permanenza di Vigevano all’interno della Provincia di Pavia; tra questi, il fatto che la città potrebbe perdere il ruolo di riferimento che detiene attualmente nel territorio lomellino rischiando di diventare una delle tante periferie milanesi. Molti altri sono invece gli elementi a favore del passaggio in ambito milanese, come il trend istituzionale che rende il futuro delle Province assai incerto. Le Città metropolitane invece, dopo la legge Delrio, sono titolari di importanti competenze quali la pianificazione del territorio, la mobilità, i servizi pubblici locali e il sostegno dello sviluppo economico e sociale.  Infine bisogna considerare che, in base alla legge di stabilità 2015 e a quella 2016 in itinere, le risorse per le amministrazioni locali diminuiscono in generale ma calano di meno per le Città metropolitane rispetto alle Province.
Il Presidente di Confindustria Pavia Alberto Cazzani ha tratto le conclusioni dei vari interventi auspicando un ampio coinvolgimento di tutte le forze economiche e sociali per riprogettare l’assetto degli enti locali in modo più efficiente e coerente con la geografia del territorio.
In conclusione l’assessore regionale Francesca Brianza ha fatto notare come l’avvento delle Città metropolitane apra scenari inediti: “l’importante è saper cogliere la sfida che il territorio propone, per fornire ai cittadini i migliori servizi e le migliori opportunità”. Luca Drisaldi