assessore Matteo Mirabelli
E proprio per mantenere lo stretto rapporto con il passato, il Museo della Macchina per scrivere di Milano, collaboratore dell’evento, ha programmato un concorso di dattilografia per gli studenti interessati, nel quale verrà giudicata non la velocità ma la regolarità. I partecipanti lavoreranno su Olivetti e Lettere 22 in ottimo stato e, chi non commetterà errori, si aggiudicherà una macchina per scrivere. Entusiasta del documentario e del progetto si è detto l’assessore alla cultura Matteo Mirabelli che lo ha visto nel settembre scorso alla presentazione fattali presso l’Istituto Caramuel. Alla domanda “A quando un museo?” Mirabelli ha risposto si augura possa avvenire al più presto. Gli spazi ci sono, anche se non si sbilancia a dire quali, e sono da sistemare. Un progetto quindi ben chiaro nella mente dell’assessore e che dunque, dovremmo vedere realizzato. Gloria Quagli e Miriam AgiliMagazine Informazione regionale
VIGEVANO (pv). Un documentario e una mostra per raccontare la storia e il mondo del computer
Creato il 20 gennaio 2016 da Agipapress
VIGEVANO (pv). Saranno un film documentario e una mostra le due iniziative
presentate ieri in Comune a Vigevano, occasione per celebrare la storia e l’evoluzione
del computer e realizzate dalla scuola Caramuel-Roncalli di Vigevano e dal Museo
della Scrittura di Bra in collaborazione con il Comune di Vigevano.
Il documentario “Quando Olivetti inventò il pc” verrà proiettato alla
Cavallerizza del Castello lunedì 1° febbraio alle ore 9,30 e sarà anche l’occasione
per celebrare l’apertura della mostra intitolata “Voglio raccontarti la mia
storia. Invenzione ed evoluzione della macchia per scrivere” che resterà aperta
dal’1 al 14 febbraio presso Palazzo Merula. Questo film è dedicato all’invenzione
del pc fatta da Olivetti; è introdotto da
Domenico Scarzello direttore del Museo della Scrittura di Bra, per poi procedere
con la parte dedicata all’invenzione della Programma 101 e la speciale
partecipazione di uno dei progettisti, Gastone Garziera. La dedica è per Giuseppe
Ravizza, inventore di Cilavegna e del cembalo scrivano.
Alla conferenza stampa erano presenti il dirigente scolastico del
Caramuel -Roncalli Matteo Loira, le docenti promotrici del Castoldi Titti
Buratti, Myriam Contini e Renata Negri, gli espositori della mostra Domenico
Scarzello del Museo della scrittura meccanica di Bra, Umberto di Donato del
Museo dalla macchina per scrivere di Milano, Ferdinando Mella collezionista
privato (N.P.) e Francesco Ascoli della Fondazione per leggere di Abbiategrasso
(N.P.) e per il Comune, anche l’assessore alla cultura Matteo Mirabelli,
La mostra, destinata a scuole del territorio di ogni ordine e grado e
resterà visitabile nelle mattinate e per tutti i vigevanesi nei pomeriggi e
giorni festivi, sarà ripartita per sale:
si partirà da quella sul Cembalo scrivano, invenzione e prototipi della
macchina per scrivere, quella dedicata ai periodi dell’ ‘800, ‘900, guerra e dopoguerra,
una terza che mostrerà un laboratorio binomio donne e macchine per scrivere, un’altra
riservata alla nascita dalla Programma 101 e la proiezione di video d’epoca, sulla
storia della macchina per scrivere (con il concorso di dattilografia) e poi un’altra
ancora dedicata alla macchina per scrivere e la letteratura. Lo studio
Mastronardi sarà occupato dalla mostra sulla letteratura e mentre un’altra sala
sarà occupata dalle collezioni di macchine del collezionista Ferdinando Mella.
L’idea della mostra è nata proprio all’Istituto Castoldi in quanto nasce
come istituto di dattilografia, che vuole far conoscere la sua storia più
antica avvicinando le nuove generazioni native digitali, con le vecchie
generazioni più avvezze invece all’uso della macchina per scrivere, un ottimo
incontro fra generazioni. L’occasione è nata invece per due ricorrenze: il 160°
del Cembalo Scrivano primo prototipo di macchina per scrivere e il
cinquantesimo della PROGRAMMA 101 primo pc al mondo presentato per la prima
volta a New York nel 1965.
Il desiderio non è dare ai due temi un aspetto solo espositivo ma ricordare
le opportunità che queste invenzioni hanno dato: come per esempio il ruolo
fondamentale della donna nella dattilografia che segna una sorta di
emancipazione del genere. La macchina per scrivere nella letteratura e il
rapporto privilegiato dei suoi scrittori.
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