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VIGEVANO (pv).Il sindaco Sala: "Per noi, prima gli italiani". E continua l'iter per passare sotto Milano.

Creato il 25 settembre 2015 da Agipapress
VIGEVANO (pv). "Scelte demagogiche quelle dell'amministrazione comunale di Pavia" è la posizione del primo cittadino di Vigevano Andrea Sala relativamente alla decisione del sindaco di Mortara, Marco Facchinotti, di non concedere il campo da calcio agli immigrati, una presa di posizione non condivisa da Massimo Depaoli che ha chiesto venga messo a disposizione della squadra lo Stadio Fortunati (leggi qui). "Non credo che la priorità di una città come Pavia siano gli immigrati di Mortara - continua Sala - in un momento storico come questo in cui sono milioni gli italiani in cerca di risposte, sia per quanto riguarda il lavoro, sia nell'ambito della sicurezza. Aprire o meno lo stadio a persone che neanche dovrebbero trovarsi qui non può essere tra i primi pensieri di un'amministrazione in una città capoluogo. Il Comune di Vigevano su questo punto è fermo: vengono prima i cittadini italiani". Un sindaco deciso Andrea Sala, riconfermato quest'anno con il 60,5% dei voti al secondo turno, "perché è uno di noi", afferma un residente mentre lo saluta con un confidenziale "dammi un cinque". Laboriosa, vitale e sempre più proiettata verso Milano, Vigevano sta silenziosamente spiegando le ali, pronta per il volo che la porterà ad affermare la sua vera identità,  o meglio, quella in cui si riconosce.  "Non abbiamo nulla contro Pavia - spiega Andrea Sala sempre più deciso ad entrare nella provincia di Milano  - ma la vocazione di Vigevano trova radici nella sua storia che la vede ben distante da Pavia. La città di Pavia ha una storia legata alla sua università e agli ospedali, Vigevano ha nel suo DNA uno sviluppo che si identifica con il commercio e le attività produttive". Mercoledì 23 settembre in Regione Lombardia  si è riunita la commissione "Affari istituzionali" congiunta con quella speciale di "Riordino delle Autonomie", dove si sarebbe dovuto votare il testo della richiesta di adesione del Comune di Vigevano per poi portarlo in Consiglio Regionale ma per un mancato accordo, la votazione è saltata e così il sogno metropolitano della città ducale ha dovuto segnare un inaspettato rallentamento.
Vigevano però non si arrende e la questione verrà portata all'attenzione del consiglio comunale del prossimo 30 settembre.
di Lara Morano

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