VIGEVANO (pv). Grande gioia nella comunità diocesana di Vigevano per la notizia che il Santo Padre ha dichiarato venerabile Teresio Olivelli, l'alpino morto nella seconda guerra mondiale per difendere un prigioniero ucraino colpito ferocemente dagli ufficiali delle SS.
"A un secolo dalla sua nascita - ha scritto in un messaggio alla Diocesi il vescovo Maurizio Gervasoni - la Chiesa ne riconosce pubblicamente l’esemplarità presentandolo come un autentico modello nella sequela di Gesù e del Vangelo. Egli è figlio della nostra Chiesa e della nostra terra: la sua figura è conosciuta oltre i nostri confini e la sua esperienza cristiana si sta diffondendo sempre più fra di noi in tutta la sua profondità e completezza".
Il vescovo lomellino spiega poi la particolare coincidenza con l'anno 2015, 70° anniversario della fine della seconda guerra mondiale: "E' significativo che si riconosca l’eroicità dell’alpino Teresio Olivelli che soffrì il dolore della campagna di Russia e vi andò per portare Cristo in quelle trincee di morte, spendendosi eroicamente per la salvezza dei feriti nel corso della tragica ritirata.
Per i fedeli laici è un forte richiamo alla responsabilità di annunciare Cristo, animando le realtà temporali con la forza propellente dei valori evangelici.
Olivelli viene definito “il difensore dei deboli”, poiché la sua opera nella Chiesa e nella società si è sempre distinta per l’attenzione e il servizio ai bisognosi, ai dubbiosi, alle persone fragili e sconfitte. Il suo carisma è la promozione sociale degli individui, specialmente gli ultimi, come pure l’educazione dei giovani che lui ha sempre spronato, con la parola e l’esempio, a rendersi presenza e fermento cristiano, a non rimanere in disparte ma a “buttarsi nella mischia”, anche a costo di fare scelte audaci e rischiose. In questi tempi, nei quali avvertiamo la necessità di apertura alle nuove povertà e alle “periferie” materiali ed esistenziali, ci appaiono davvero attuali le parole del Venerabile Teresio Olivelli: «Non vogliamo essere eternamente rimorchiati, ma avanguardia. Avanguardie consce del compito esplorativo che spetta al cristiano di tentare nuove vie".
Nato a Bellagio da una famiglia di origine lomellina, Olivelli fu protagonista della Resistenza. Catturato nel 1944 dalla polizia segreta fascista, dopo alcuni mesi nel carcere di milanese di San Vittore fu trasferito nel lager tedesco di Hersbruck.
Qui, secondo la testimonianza di un compagno di prigionia, fu colpito a morte il 17 gennaio 1945 da un soldato per aver cercato di aiutare un prigioniero ucrainobrutalmente pestato da un aguzzino, facendogli da scudo con il proprio corpo.
Filippo Cavazza
Magazine Informazione regionale
VIGEVANO (pv).Papa Francesco ha dichiarato Teresio Olivelli "venerabile".
Creato il 16 dicembre 2015 da AgipapressI suoi ultimi articoli
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