E' lui il protagonista del Parco Nazionale del Pollino: Il Pino Loricato!Si tratta di unalbero sempreverde che raggiunge un'altezza fino a 25-35 m ed è tra i più rari in Italia, il più antico in assoluto, difatti lo si definisce "fossile vivente". Un bel esemplare di 963 anni è presente sul versante calabrese del Pollino.
Per secoli di questa specie se ne è ignorata l'esistenza e sul massiccio calcareo del Pollino venne scoperto solo nei primi del '900. Il pinus leucodermis (letteralmente: pino dalla pelle bianca) è caratterizzato dal colore grigio-bianco della corteccia dei rami giovani.
Resiste bene al gelo, alla neve, e ai forti venti. Sui versanti delle montagne del Pollino riesce a vivere dove altre specie non potrebbero. Sopportano suoli sottili e poveri e si trova generalmente a un'altezza di 900-2500 m.
Ha forme contorte e processi riproduttivi estremamente faticosi e lenti.
Le piante più vecchie presentano un tronco bianchissimo e resinoso, ormai privo delle scaglie sulla corteccia. La resinosità del legno porta a processi di marcescenza molto lenti dopo la morte della pianta, con l'ulteriore e suggestivo effetto di piante non più in vita ma che non crollano al suolo, restando erette per anni, trasformate in veri monumenti arborei.
Qui siamo nella zona "Piano di Ruggio" da lì abbiamo proseguito verso la faggeta per poi arrivare al "Belvedere del Malvento" a 1580 m slm dove abbiamo potuto ammirare i monti del Massiccio dell'Orsomarso e alcuni piccoli esemplari di Pini Loricati.
Lungo il percorso nella faggeta che ci portava al belvedere, abbiamo ammirato questo esemplare di Faggio, tra i più vecchi del parco chiamato "Faggio delle 7 Sorelle" in quanto è composto appunto da sette faggi che negli anni si sono uniti a formare un unico albero molto grande e maestoso.
Dal versante Basilicata è tutto.... A presto con le altre novità prettamente Creative, un salutone!