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Vignenote in Franciacorta: la musica scorre in cantina

Da Stefaniapianigiani @enogastrogarden

Cantina Vignenote manzo all'olio con patate e funghi porcini vignenote la cantina borgo di santa giulia festival di franciacorta Vignenote l'ingresso metodo classico di franciacorta bottiglie di metodo classico in Franciacorta Paolo Radici Chef risotto alla zucca e liquirizia botti di franciacorta flan di melanzana con crema di mozzarella

Una “Chiantigiana DOCG”, che arriva n Franciacorta, è un evento più unico che raro, ma devo ammettere che ne è valsa la pena. In primis il panorama. Siamo vicinissimi al Lago di Iseo, dove dopo km infiniti di pianura padana, superata “Brixia”, cominciano le colline e i vigneti. I vigneti, parecchi inerbiti, qualcuno con i filari distanti come in Toscana, altri così fitti che per vendemmiare, rigorosamente a mano, ci deve passare il trattore dei “puffi” tanto sono stretti, ma è questo il bello dell’Italia, così simile e così diversa allo stesso tempo. In Franciacorta, l’uva Chardonnay e il Pinot Nero sono già in cantina da un pezzo, mentre il nostro “Sangioveto”, comincia a essere vendemmiato in questi giorni…

In occasione del “Festival di Franciacorta“, ho visitato la CANTINA VIGNENOTE, arrivata nella realtà franciacortina da pochi anni, e già con le idee chiare: siamo all’interno del Borgo Santa Giulia, un complesso che vanta ristorante, camere (bellissima quella con la cantinetta climatizzata) e soprattutto bollicine.

A capo della cantina c’è una giovane donna, Caterina Boni, di origini fiorentine, ma cresciuta nella valli del Nord, è determinata e decisa nell’affrontare il lavoro di tiraggi, millesimati e couveè. I vini sono musica, bella l’idea che sotto ogni capsula, per tipologia di vino ci sia una nota musicale come l’intima poesia di un la. Le “note” olfattive sono la nota fruttata dell’EXTRA DRY, canta una spuma decisa il ROSé, la nota intrigante la cogliamo nella tipologia SATéN, l’ampiezza dei profumi di frutta nel BRUT,  l’imponente struttura del PAS DOSé.

La gioventù e l’inovazione sono un elemento primario nell’azienda, e se persone di esperienza come Roberta Macario e Anna Bombardieri la guidano, la cucina è affidata al giovane chef Paolo Radici, che per esaltare tutti i vini prodotti, ha creato un menu davvero degno di nota che comprendeva un flan di melanzane con crema di mozzarella, un inedito risotto alla zucca e liquirizia e il cremoso di gianduia e sorbeto di fico, volendo citare i piatti più impetuosi.

Musica, castagne e ottimo vino, per cominciare l’autunno, cosa chiedere di più?

Azienda Vitivinicola Vignenote
Via Brescia, 3/A
25040 Timoline di Corte Franca
(Brescia)

Tel. +39 030 9826807
Email: [email protected]

 


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