La prigioniera politica Atena Farghadami ha dichiarato lo sciopero della fame. Atena, studentessa artista e vignettista, si trova in carcere dal Gennaio 2015, dopo essere stata condannata per aver pubblicato sulla sua pagina Facebook una caricatura dei Parlamentari iraniani. Questi, venivano raffigurati come animali, mentre si recavano ad inserire il loro voto favorevole ad una nuova legge contro le donne (Iran Human Rights). Per questa caricatura – che in democrazia verrebbe definita libera attività di satira politica di una vignettista – Atena e’ stata arrestata, accusata di “propaganda contro lo Stato” e “minaccia alla sicurezza nazionale” e condannata 12 anni di carcere (No Pasdaran)!
Non solo: pochi mesi dopo, nel giugno 2015, anche l’avvocato di Atena e’ stato arrestato per pochi giorni, con una accusa assurda. L’avvocato Moghimi, infatti, e’ stato imprigionato per “relazione illecita”, solamente per aver stretto la mano di Atena durante un loro incontro in carcere. Ovviamente, come sempre, si e’ trattato di una azione intimidatoria che, persino il regime, ha dovuto ammettere essere priva di basi legali (No Pasdaran).
Dopo aver subito continui insulti e abusi in carcere, Atena ha deciso di compire un gesto estremo, cominciando a rifiutare da mangiare e da bere. Durante l’ultima visita fatta alla figlia nel carcere di Evin (il 13 settembre scorso), la madre di Atena ha denunciato come la figlia sia estremamente deperita e incapace di stare in piedi sulle sue gambe. Il personale medico del carcere e’ dovuto intervenire d’urgenza, trasportando Atena Farghadami in clinica dopo un brusco calo della sua pressione arteriosa (Iran Human Rights). Vogliamo ricordare che, per il suo coraggio civile e politico, Atena Farghadami ha ricevuto il riconoscimento internazionale “Courage in Cartooning 2015“, assegnatole dal Cartoonist Rights Network International (CRNI).
Invitiamo i vignettisti italiani a mobilitarsi per la liberazione di Atena Farghadami. Allo stesso modo, invitiamo la diplomazia Occidentale a denunciare il caso di Atena e tutti gli abusi contro i diritti umani del regime iraniano.