Villagge people

Fá caldo, fa caldissimo. Un caldo che é scoppiato come una bomba tra le mani, come se fosse stato nascosto e si fosse fatto desiderare per tutto questo tempo per poi venire fuori e…. squa.gliar.ci tutti (!!!!) mentre “lui” se la ride di gusto (meschino!)…  Fá caldo e sento la testa che mi scoppia, odio il freddo ma mi rendo conto che a questo caldo non so come reagire chiusa in città. Allora penso… e se  faccessi opera di autoconvincimento? E mentre sono lí che sogno di tuffarmi in un mare ghiacciato, di risalire dall’acqua e assaporare un “mohhittto”…

Arriva un -tiiiiiin- che interrompe il mio secondo tuffo acrobatico é #beVANESSA che mi avvisa che ha pronto un pezzo. Ottimo, perché questo pezzo é il pezzo che mancava al mio viaggio per un villaggio fatto di meraviglie e di refrigerio…. Ottimo perché stavo montando un video che mi aiutasse proprio in questo, ma mancava una voce e una storia da raccontare…

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“…Sì, ma la MIA canzone dell’estate sarà Waves!” Adoro, distinto e inconfondibile, il rumore di quell’onda che si infrange sul bagnasciuga. Quell’onda che porta con se i profumi dell’estate e che lascia intravedere da lontano le ombre di una festa sulla spiaggia.

E ora tra le note di questa musica non posso non riconoscere, d’istinto l’ inconfondibile, rumore di quell’onda che si infrange sul bagnasciuga. Quell’onda che porta con se i profumi dell’estate e che lascia intravedere da lontano le ombre di una festa sulla spiaggia. E’ inutile aspettare che i raggi del Sole perpendicolari al Tropico del Cancro sanciscano con il solstizio del 21 Giugno l’inizio ufficiale dei mesi estivi.

http://youtu.be/0a5WyAjL1MM

Il sipario dell’estate 2014 si è già alzato, gli ombrelloni sono allineati sui lidi, le divise di chi fa la stagione inamidate e pronte ad essere indossate, le vacanze – quasi – programmate. Sì, perché nel brainstorming della parola estate, tra sole, mare, tintarella e creme solari, primeggiano sicuramente le ferie! Mare, montagna, zaino in spalla o hotel 5 stelle con Spa?!

No, no. Per me estate, da sempre, significa Villaggio.

E dato che le cose se si fanno bisogna farle bene, per non sbagliare scegliamo I Grandi Viaggi: del resto sono i giorni più belli dell’anno. Nati a partire dagli Anni ’50, i villaggi turistici, ovvero quelle strutture alberghiere che oltre a proporre i servizi di un hotel, mettono a disposizione degli ospiti attività sportive e di intrattenimento, raggiungono l’apice della popolarità negli Anni ’80/’90, diventando la vacanza perfetta e divertente per antonomasia.

Oggi parlare di villaggi vacanze in Italia significa indubbiamente parlare di Grandi Viaggi, l’azienda pioniera nel campo dei viaggi e del turismo, dalle prime, mitiche crociere degli Anni ’30, alla creazione degli IGV Club. Proprietari di strutture paradisiache, sono i numeri uno nell’offrire servizi a trecentosessanta gradi idonei a tutte le età, coinvolgendo bambini, adulti, famiglie e uomini d’affari nelle attività proposte.

Io, che ho avuto la fortuna di conoscerli da vicino, da prima come ospite e poi lavorandoci, posso assicurare che sono un mondo nel mondo, una parentisi di vita in cui tutto è intenso, tutto è esagerato, tutto è all’ennesima potenza. I colori, i sapori, i sorrisi, le emozioni.

Io paragonerei il villaggio al mio Paese delle Meraviglie, dove i sogni diventano realtà, o forse dove la realtà è un sogno. Lì e solo lì le fiabe prendono forma e sostanza e la vita si trasforma in un grande spettacolo continuo. Lì, dove chiunque può indossare mille maschere diverse o togliersele definitivamente tutte. Lì, dove tutto il resto diventa uno sfondo, dormire è superfluo e le forze sembrano non mancare mai e le forze sembrano non mancare mai; su quelle spiagge i giorni sono intensissimi, ma il tempo vola e le ore sono scandite dagli spruzzini dell’impianto di irrigazione.

Sì, perché proprio come è successo ad Alice, si vedranno sovvertirsi tutte le regole, si abbatteranno le morali e si sorvolerà sopra ogni etica. Il percorso naturale della vita si arresta, per dare libero spazio alla fantasia. E così nasceranno meravigliose amicizie, che dureranno il tempo della vacanza, qualche mese o forse tutta la vita. Si instaureranno rapporti inspiegabili, per definizione voluti dal destino, si conosceranno miriadi di persone, che, ognuno a modo proprio, lasceranno un segno indelebile in noi.

E sarà proprio questo il teatro in cui avranno origine anche le mode della stagione 0.14. Una statistica di percentuali decreterà il costume più in voga, l’esuberanza di qualcuno stabilirà i must da avere in spiaggia. Un motivetto riproposto senza sosta nelle casse diventerà il tormentone e si eleggerà il ballo dell’estate, di certo, scegliendo tra i più banali e sciocchi.

Una parola storpiata diventerà il nuovo motto e, probabilmente, la prima gaffe del distratto di turno si candiderà a essere la battuta più gettonata. Ci sarà sicuramente l’oggetto cool, rigorosamente da comprare da Mustafà, nonché il colore di tendenza che dipingerà i bagnanti. Occhiali da sole, parei svolazzanti, infradito floreali, teli da mare fluorescenti e borsoni extra large sfileranno sulla passerella di sabbia sgomitando per essere i più in vista.

Insomma, tutto quello che varrà la pena di ricordare di questa nuova bella stagione sarà passato, in un modo o nell’altro, attraverso i tavoli del piano bar o tra i paglioni di tiro con l’arco, avrà avuto luogo a teatro, o forse sarà stato baciato dal sole durante una lezione di bachata sulla battigia. I trend della moda estiva avranno fatto la loro apparizione portati inconsciamente dai bambini al mini club o volontariamente sfoggiati su di un catamarano mentre si vola sulle onde.

Tutto è pronto, gli artefici del divertimento sono ai posti di combattimento…non resta che Stay Tuned!!! E in tutto ciò, io??? Beh, ritorno a fare quello che da sempre, a detta di qualcuno, mi riesce meglio: l’ospite! Ma vi assicuro che un piezz’ e core sarà sempre li con voi.

#BEVANESSA MODE VILLAGE: ON.