autore: Sara Saurini (AttiroKira) Kiroflessioni costume e società VILLAGGIO VACANZE
Il villaggio non è sul mare, per arrivarci c’è un servizio navetta con un trenino che fa avanti e indietro… in realtà non è un vero treno, ma un trattore travestito da locomotiva che traina alcuni rimorchi con dei sedili, in pratica un “transttore”, l’idea è carina, con il compensato hanno creato una sorta di vestito al trattore che lo fa sembrare un treno. Il viaggio è breve e piacevole, attraversiamo una parte del villaggio ancora sconosciuta, giriamo intorno ad un enorme campo da golf e poi all’entrata di una piccola pineta il nostro transttore si ferma per farci scendere. Immersa nell’osservazione del paesaggio mi sono persa i commenti dei mie vicini di posto, riesco solo a sentire pochi frammenti della conversazione: “beh, a Sharm avevamo un pulmino con l’aria condizionata, in Calabria ci venivano a prendere a chiamata con le macchinette da golf e addirittura in Puglia avevamo l’acqua a due passi dal trullo…” avrei voluto dire alla persona che stava parlando, che in Turchia la navetta la facevano con i tappeti volanti, giuro! Ma non ho fatto in tempo a sfoggiare la mia esilarante battuta, perché gli ombrelloni non sono prenotati, quindi appena scesi dal transttore molti iniziano una forsennata corsa per accaparrarsi i posti migliori. Io e i miei compagni di viaggio siamo pigri e poco smaliziati in fatto di villaggi quindi manteniamo la nostra bradipo andatura senza scomporci minimamente, anzi facendo un paio di soste alle bancarelle sul lungo mare: abbiamo pagato ci sarà un posto anche per noi... certo come no, dalla dodicesima fila in poi è tutto libero! La spiaggia, lunga immensa spiaggia, venti o forse trenta file di ombrelloni tutti gialli con due identiche sedie sdraio bianche. Il bianco e il giallo con il sole accecante mi feriscono gli occhi, non vedo bene, ma c’è qualcosa di strano, ah cacchio, non c’è il mare! Certo che il mare c’è. È solo un po’ lontano e causa della curvatura terrestre (!) non è visibile all’orizzonte. Anche qui cocktail di benvenuto, questa volta provo il colore rosso, il sapore è identico a quello verde, il ghiaccio in effetti è la cosa più saporita presente nel mio bicchiere. Il mare è bello. Il mare è bellissimo, l’acqua turchese e pulita è invitante, così mi tuffo e comincio a fare il morto a galla, non so se avete presente quella sensazione di assoluta tranquillità che si prova quando si galleggia, se l’acqua ti entra nelle orecchie nel modo giusto riesci a non sentire tutto il rumore intorno, ma solo dei dolci frusci, l’acqua ti culla dolcemente e il sole riscalda la parte del corpo che emerge senza bruciare e poi...
“Buuuuooongiorno villeggianti! Cominciamo a sgranchirci le idee con il risveglio muscolare e poi acqua gym!”
C’è una capannina proprio al centro della spiaggia con dentro un tipo abbronzato e palestratissimo il cui compito è accompagnare la nostra mattinata al mare con tutte le fesserie che gli passano per la testa… se avessi un arma in mano la userei tanto mi girano le scatole, ma sfortunatamente mi ritrovo solo i braccioli di mia figlia, quindi mi dirigo mestamente verso la mia sdraia. Mi ferma una tipa con una maglietta con la scritta STAFF “dai vieni a fare il risveglio muscolare è veramente rilassante e poi così ci prepariamo per l’acqua gym delle 10.30…”
Tesoro, l’unico risveglio che vorrei avere in questo momento è da questo incubo di vacanza e quanto al resto l’unico “gym” che concepisco è quello con il campari! Questo è quello che ho pensato, ma la mia educazione mi ha fatto dire un semplice “No, grazie”.
E di “no, grazie” ne ho dovuti dire tanti: torneo di bocce, di freccette, di beach volley, calcio brasiliano e saponato…
Le ragazze del mini club, incaricate di intrattenere i più piccoli, girano fra gli ombrelloni a caccia di bambini come gli inviati di un moderno Erode, guardano mia figlia con occhio torvo, ha solo due anni, è salva! Ma non tutti sono fortunati, il nostro vicino di ombrellone ha due bimbi dell’età giusta, dopo un’ iniziale e doverosa resistenza, i genitori (non sia mai che si abbia l’impressione che vogliano scaricare i figli!) si arrendono con un fintissimo sorriso di malincuore e dopo pochi secondi sono dall’istruttore di fitness a fare risveglio muscolare e balli di gruppo come se non ci fosse un domani.
Mi guardo intorno, troppa gente in spiaggia, troppa gente in acqua troppa gente ovunque... Continua il prossimo mese.... Se vuoi leggi il primo giorno: l'arrivo.
Per l'immagine ringrazio sempre Snoopy Se consideri questo post interessante scrivi un commento, vota le stelline e clicca mi piace!
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