Il Villarreal frena la corsa verso il titolo del Barcellona di Luis Enrique con una prestazione epica: dopo lo zero-due del primo tempo, rimonta nel secondo e rischia perfino di vincerla. Agli azulgrana non capitava da quattro anni di subire una rimonta del genere (il 20 marzo 2012 contro il Granada), ma aumentando il proprio vantaggio a nove lunghezze sull' Atlético Madrid, si ritrovano un distacco che non è mai stato recuperato nella storia della Liga. In casa amarilla è uguaulmente un punto molto importante: col Bilbao caduto in Catalogna e il Siviglia in trasferta al Bernabéu potrebbe tornare mantenere il vantaggio sugli andalusi o addirittura allungare di un'altra distanza.
La squadra di Marcelino si è giocato al meglio tutte le proprie carte entrando in campo in quinta: nei primi dieci minuti il Submarino amarillo infiamma il Madrigal e mette paura ai culé con un pressing a tutto campo che nel corso di tutta la gara porterà i catalani a perdere un innumerevole quantità di palloni in retroguardia (almeno tredici di questi palloni saranno giocati dal Villarreal), ma soprattutto colpendo un palo già dopo quarantaquattro secondi dal fischio d'inizio. Il Barcellona continua a gestire il pallone e a venir fuori con improvvisi strappi in verticale, dimostrando la personalità di chi non teme nessuno. E al primo calcio di punizione sfrutta una disattenzione difensiva per andare in rete: Asenjo esce a vuoto e Rakitić, a porta sguarnita, trova il tiro vincente.
Ma già si era intuito che il direttore di gara avrebbe avuto un ruolo cruciale: anche a causa di un cartellino molto facile ( al triplice fischio si conteranno dodici ammonizioni, nonostante la gara non sia parsa particolarmente cattiva). Infatti al 24′ Piqué, già ingiustamente ammonito pochi minuti prima, perde un uno contro uno con un Denis Suárez involato in porta e rimedia bloccando il pallone con la mano. Sánchez Martínez non se ne accorge e si vede costretto ad allontanare Marcelino per proteste. Ma sul finire della prima parte va ancora peggio. Neymar, lanciato a rete, viene anticipato da Asenjo in uscita bassa e l'arbitro opta per la pena massima: il brasiliano trasforma incanalando il match sui binari blaugrana. Al duplice fischio il pubblico si alza unanime ripetendo " manos arriba, este es un atraco", letteralmente " mani in alto, questa è una rapina ". Ma nonostante lo sconforto il Villarreal torna in campo con la rabbia di chi non vuole mollare niente. Oggi si celebra la 600esima gara in massima serie e nemmeno le nefandezze di un arbitro scriteriato possono rovinare la festa a chi crede nel proprio calcio. E nel giro di venti minuti arriva l'insperata rimonta grazie a un pressing altissimo che mette in grandissima difficoltà la difesa catalana. Prima ci pensa Bakambu sul rimpallo di un tiro di Denis Suárez (peraltro in forma smagliante) e poi Mathieu che butta nella propria porta un calcio d'angolo nel miglior momento dei padroni di casa. Tra le due reti un eccezionale Asenjo ha neutralizzato Neymar, a un passo dall'uno a tre. Nel finale il Barça preme forte rischiando di recuperare i due punti tolti, ma lo stesso Sottomarino giallo in contropiede ha varie opportunità di chiudere la partita. Alla fine il pareggio è il risultato più giusto.Nonostante l'arbitro abbia prepotentemente indirizzato la partita, il Barcellona aveva saputo andare in vantaggio per meriti propri (o comunque demeriti avversari) e nell'ultimo quarto di match ha ripreso per il collo la gara confermando un potenziale pazzesco. (Tra l'altro il Barça si è visto assegnare un rigore per la quarta giornata consecutiva e i sedici totali eguagliano il record della storia della Liga) La striscia della squadra di Luis Enrique si ferma a dieci vittorie consecutive: aveva sempre vinto nel girone di ritorno, ma per la prima volta non trova i tre punti al Madrigal dopo aver aperto le marcature. Ha comunque rimediato un punto in un campo in cui erano cadute le due madrilene, il Siviglia, il Valencia e l' Athletic Bilbao. D'altra parte il Villarreal ha dimostrato grande carattere nel proprio fortino dove tutte le grandi si sono dovute piegare, e ora può guardare al finale di stagione con maggiore consapevolezza.
Tabellino:
Villarreal (4-4-2): Asenjo 7,5; Mario Gaspar 5,5, Bailly 7, Víctor Ruiz 7, Rukavina 5,5; Castillejo 7, Bruno Soriano 6, Trigueros 7, Denis Suárez 7,5 (74′ Tomás Pina ng); Soldado 6 (83′ Léo Baptistão ng), Bakambu 7,5 (71′ Adrián López ng). A disp.: Barbosa, Bonera, Adrián Marín, Nahuel Leiva. All. Marcelino.
Barcellona (4-3-3): Claudio Bravo; Sergi Roberto, Piqué (55′ Mathieu), Mascherano, Jordi Alba; Busquets, Rakitić, Arda Turan (57′ Dani Alves); Messi, Luis Suárez, Neymar. A disp.: ter Stegen, Bartra, Adriano Correia, Aleix Vidal, Munir. All. Luis Enrique.
Gol: 20′ Rakitić, 41′ rig. Neymar (B), 57′ Bakambu, 63′ aut. Mathieu (V).
Arbitro: Sánchez Martínez. Ha ammonito Arda Turan, Piqué, Soldado, Bruno Soriano, Asenjo, Víctor Ruiz, Rukavina, Jordi Alba, Tomás Pina, Mario Gaspar, Trigueros e Mascherano. Ha inoltre allontanato Marcelino al 24′.
Villarreal-Barcellona 2-2: Mani in alto, questo è il Madrigal! ultima modifica: da