Torna a vincere il Villarreal incerottato di Marcelino interrompendo la peggior striscia della sua era – non vinceva da quattro gare in cui aveva raccolto tre sconfitte e un pareggio – contro un Getafe mai domo. Bastano le reti allo scadere di primo tempo di Mario Gaspar e Gerard Moreno per tornare a a rosicchiare punti in classifica: con le sconfitte di Málaga e Celta Vigo si torna a -3 dal sesto e a -2 dal settimo posto, ovvero le ultime piazze europee, in base a ciò che accadrà in Copa del Rey. Ora bisogna pensare a recuperare gli infortunati e a rimboccarsi le maniche per lo scontro diretto contro il Gladbach di giovedì che deciderà l’intero proseguo del Sottomarino giallo nella sua aventura in Europa.
Marcelino deve fare a meno di molte assenze, oltre ai lungodegenti Jokić e Musacchio sono tornati con vari fastidi dagli impegni internazionali sia Bruno che i due attaccanti Uche e Giovani. Così al fianco di Trigueros Tomás Pina vince il ballottaggio con Jonathan dos Santos, mentre sulle ali viene risparmiato un Cani ancora lontano dalla forma migliore in virtù di Chéryshev e Moi Gómez. In avanguardia l’inedita e forzata coppia Gerard Moreno-Vietto. Cosmin Contra opta per il solito 4-4-1-1 con Pablo Sarabia a inventare alle spalle di Lafita, unica punta. E il Submarino amarillo che scende in campo sembra proprio quello che avevamo lasciato due settimane fa: molle, spaesato, debole. Il Getafe prende in mano le redini dell’incontro costruendo una discreta trama di gioco che gli permette di arrivare negli ultimi metri con più frequenza di quanto nno ci si aspetterebbe, si fa difficoltà a capire chi sia la squadra di casa.
L’assenza di Bruno è determinante in fase di impostazione, Pina non riesce a far salire la squadra e i suoi disimpegni sono spesso sporcati, senza considerare che in fase di ripiegamento il suo filtro difensivo funziona a tratti. Ma la squadra cresce lentamente, l’uomo più attivo è Chéryshev sempre dinamico e ficcante, finché negli ultimi otto minuti arriva l’uno-due che manda al tappeto gli ospiti. Al 38’ ci pensa Mario Gaspar a portare in vantaggio i suoi: Vietto si abbassa e gli crea lo spazio per l’inserimento centrale, lo serve e il terzino sinistro spara un altro bolide dei suoi. Dopo sei reti lontano dal Madrigal può finalmente festeggiare il suo primo gol casalingo da professionista, il terzo in questo campionato – il che significa capocannoniere della squadra assieme a Uche e Vietto. Pochi minuti e arriva il raddoppio su un’altra azione in velocità in cui Gerard Moreno scambia con Chéryshev e la butta dentro di potenza.
Nella seconda parte le cose non cambiano di molto: il Getafe può contare su maggiore intensità e i padroni di casa ne soffrono, ma questo non basta per cambiare le carte in tavola, per quello ci pensa Contra. Al quarto d’ora il tecnico rumeno toglie per mettere Sammir, stesso ruolo ma con caratteristiche diverse, il brasiliano-croato può contare su maggiore fisicità e gli effetti si scorgono nel giro di un minuto. Il neo-entrato tocca il primo pallone in fase offensiva, attrae su di sé tre giocatori e la tocca per Lacen, il quale scarica un sinistro al volo dove Asenjo non arriva. Due a uno e gara riaperta. A questo punto Contra si gioca tutte le sue carte: Míchel al posto di Juan Rodríguez e Babá Diawara su Hinestroza.
Marcelino risponde inserendo prima Cani su uno stanco Chéryshev, poi Jonathan dos Santos su Trigueros, tentando di rivitalizzare proprio la zona mediana del campo, quella dove il Sumbarino ha più bisogno di riconquistare, e infine Uche su Gerard Moreno. La partita è costantemente in bilico, gli azulones rischiano di pareggiare in più di un’occasione ma la scarsa precisione dei suoi calciatori non permette a Contra di agguantare il pari. D’altronde lo stesso Villarreal riesce a guadagnarsi un paio di buone opportunità senza avere la freddezza di chiudere il match. Alla fine il risultato non si sblocca (clicca QUI per gli highlights) e il Submarino amarillo torna a vincere rispondendo all’Athletic Bilbao con una vittoria fondamentale. Alla cinquantesima partita in Primera alla guida del Villarreal, Marcelino torna a sorridere, ma guai a distrarsi.
(foto: marca.com)
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