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Vin De Mia Trix - Once Hidden From Sight

Creato il 26 ottobre 2013 da Iyezine @iyezine
Vin De Mia Trix - Once Hidden From Sight – Esodio Positivo Per Un’altra Ottima Band Ucraina - Hypnotic Dirge Records &l;
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Vin De Mia Trix - Once Hidden From Sight

26 Ottobre 2013 A cura di:

Stefano Cavanna

Vin De Mia Trix - Once Hidden From Sight

Vin De Mia Trix
Once Hidden From Sight

2013 - Hypnotic Dirge Records
Voto : 7.40 / 10

Tag: deathdoom deathdoom

2013-10-26 00:00:00 Stefano Cavanna

Gli ucraini Vin De Mia Trix appartengono a una scena doom di nascita relativamente recente ma in costante crescita, non solo dal punto di vista numerico.

Dopo aver affrontato nelle scorse settimane il lavoro dei Mournful Gust, sicuramente più orientato verso sonorità gothiche, Once Hidden From Sight ci riconsegna alle origini del death-doom fin dalle prime note con il suo incipit chitarristico che porta il marchio inconfondibile di una pietra miliare come “A Cry For Mankind”.
Il timore di una riproduzione fedele del sound coniato oltre vent'anni fa dalla “sposa morente” viene fugato da un songwriting piuttosto ispirato, che vede i due lunghissimi brani di apertura dipanarsi dolenti come da copione ma tutt'altro che privi di spunti eccellenti, in grado di sopperire abbondantemente all’inevitabile somiglianza agli imprescindibili My Dying Bride (in A Study In Scarlet) e Swalllow The Sun (nella successiva Nowhere Is Here).
Il lavoro ha un minutaggio piuttosto elevato che, forse, poteva essere ridotto snellendo i due brani strumentali, interlocutori per quanto ben eseguiti e non privi di spunti interessanti (particolarmente La Persistència De La Memòria), ma la qualità della musica proposta dalla band di Kiev scongiura l'effetto noia, soprattutto se dopo la lunga pausa di riflessione offerta da Là Où Le Rêve Et Le Jour S’Effleurèrent, The Sleep Of Reason si rivela un esempio impeccabile di approccio alla materia, alla quale i Vin De Mia Trix si avvicinano senza utilizzare le tastiere od altri artifici per aggiungere toni malinconici a un sound essenziale ma efficace nel riprodurre le angosce e i disagi esistenziali.
Silent World denota invece una discreta varietà stilistica, partendo da una delicata base acustica capace poi di svilupparsi in senso bene più energico, sulla falsariga degli Opeth dei primi dischi.
Più orientati all’ortodossia doom i due episodi finali Metamorphosis e (matr), in grado di suggellare un esordio su lunga distanza di pregevole fattura che rende la band ucraina una realtà già consolidata e non solo un semplice prospetto futuribile.
Tracklist:
1. A Study in Scarlet
2. Nowhere is Here
3. Là où le rêve et le jour s’effleurèrent
4. The Sleep of Reason
5. Silent World
6. La persistència de la memòria
7. Metamorphosis
8. Matr
Line-up :
Serge Pokhvala - Guitars
Andrew Tkachenko - Vocals
Alex Vynogradoff - Bass, Guitars, Piano, Vocals
Igor Babayev - Drums
VIN DE MIA TRIX - Facebook

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