Questo si che è un artista che si sacrifica per la sua “arte”.
Vincent utilizza il suo sangue per dipingere ciò che solo la sua mente riesce ad immaginare. Lui stesso dice che il suo lavoro è letteralmente un sacrificio e solo in questo modo, a parer suo, si riesce ad abbattere la barriera fra arte ed artista.
Certo i suoi dipinti fanno un certo effetto, oltre ad essere veramente ben fatti e ad apprezzare il suo modo di vedere l’arte, mi stupisce la semplicità che utilizza per dire che attraverso il suo sangue riesce ad avere un rapporto più intimo con la sua opera.
Adesso ha imparato a dosare la sua “vernice” visto che in passato qualche problemino è arrivato.