Grazie Vincent per la tua intramontabile impronta visionaria e la tua personalità poliedrica e complessa. È stato emozionante per me venir rapita dai tuoi colori a tratti luminosissimi, altre volte più concreti e ombrosi; e dai tuoi svariati soggetti, spesso uguali nella forma ma sempre diversi nella tua personalissima interpretazione.
E ti ringrazio anche per le tue lettere, per me è stato commovente vedere la tua scrittura e pensare che, nonostante la tua lotta interiore pressoché continua, tu riuscissi a scrivere pensieri così profondi, con un tocco di chiaroveggenza così inusuale ed ispirata da essere attuale ancora oggi. Lettere profonde e sentite, inviate a Theo ma, tu non lo potevi sapere, anche a noi che abbiamo ancora bisogno di nutrirci delle tue parole e della tua arte.
Grazie perché anche chi scrive come me, necessita di imparare a guardare, guardarsi e riguardare ancora. La realtà, noi stessi, le nostre parole. Mi sono estasiata oggi di tutto questo e ne farò tesoro quando mi metterò davanti ad una pagina bianca. Farò come tu facevi davanti ad una tela intonsa. Andrò dritto al punto, sospesa tra il reale e l’infinito. Alla ricerca del luogo interiore preciso dal quale far fluire la sorgente dell’ispirazione. Lontano da tutti sebbene nel mezzo della ressa, in meditazione e posizione precisa per poter fotografare la realtà con i miei testi.
Come te: con l’anima e il cuore. Grazie Vincent!
A volte io desidero talmente dipingere un paesaggio, come uno anela a una lunga passeggiata per ristorarsi, e in tutta la natura, negli alberi ad esempio, io vedo un’espressione e un’anima.