In queste tre settimane di Tour de France, abbiamo visto in Vincenzo Nibali un campione che ha fatto della semplicità il suo tratto distintivo, che ha tenuto dentro di sé la tensione della competizione, tensione che tutti pensavano che potesse sciogliere oggi, a Parigi, e invece anche nel giorno della vittoria la gioia vera l'ha vissuta dentro se stesso. E questo suo essere tremendamente "normale" e mai sopra le righe, che lo avvicina al pubblico, penso anche al di là di chi segue lo sport. Ma vincere il Tour de France non è da persone "normali", trattandosi della corsa a tappe più impegnativa e quindi più prestigiosa, che in 101 edizioni ha visto trionfare sette ciclisti italiani: Bottecchia, Bartali, Coppi, Nencini, Gimondi, Pantani e, da oggi, Vincenzo Nibali, mentre, sempre Nibali, condivide con altri cinque campioni di tutti i tempi del calibro di Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault e Contador, l'aver vinto le tre principali corse a tappe: Tour de France, Giro d'Italia e Giro di Spagna. Insomma, Nibali, a ben vedere, tanto normale, sportivamente parlando, non è!
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In queste tre settimane di Tour de France, abbiamo visto in Vincenzo Nibali un campione che ha fatto della semplicità il suo tratto distintivo, che ha tenuto dentro di sé la tensione della competizione, tensione che tutti pensavano che potesse sciogliere oggi, a Parigi, e invece anche nel giorno della vittoria la gioia vera l'ha vissuta dentro se stesso. E questo suo essere tremendamente "normale" e mai sopra le righe, che lo avvicina al pubblico, penso anche al di là di chi segue lo sport. Ma vincere il Tour de France non è da persone "normali", trattandosi della corsa a tappe più impegnativa e quindi più prestigiosa, che in 101 edizioni ha visto trionfare sette ciclisti italiani: Bottecchia, Bartali, Coppi, Nencini, Gimondi, Pantani e, da oggi, Vincenzo Nibali, mentre, sempre Nibali, condivide con altri cinque campioni di tutti i tempi del calibro di Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault e Contador, l'aver vinto le tre principali corse a tappe: Tour de France, Giro d'Italia e Giro di Spagna. Insomma, Nibali, a ben vedere, tanto normale, sportivamente parlando, non è!
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