Viaggia sull’onda dei ricordi l’ultimo spettacolo della stagione organizzata dalla compagnia “ilgattoblu” alla Sala Hárpago di Catania (e andato in scena in questi giorni anche a Zafferana Etnea), che vede protagonisti il capocomico Gino Astorina ed il noto cantautore catanese Vincenzo Spampinato. Intitolato Settanta, ma non li dimostra, lo show viene definito un “incontro-scontro” che i due dedicano ad un decennio che ha lasciato un segno indelebile nella vita di entrambi. Una sorta di cabaret musicale sui generis che si apre con un siparietto in cui Astorina, che dichiara di non apprezzare gli anni ’70, cerca di convincere Spampinato, che invece li ama, a desistere dal suo proposito di celebrarli in musica; essendo però il cantautore dai lunghi e riccioluti capelli bianchi irremovibile, quasi controvoglia il comico inizia ad accompagnarlo nelle esibizioni e pian piano a convincersi della bontà dei brani interpretati; questa sarà la scusa per proporre durante la serata una ricca carrellata di canzoni italiane di quel periodo (con qualche incursione anche negli anni ’60), rendendo omaggio tra gli altri a Battisti, Morandi, Dalla, Ricchi e Poveri; gli unici brani in lingua inglese sono Hey Jude dei Beatles e Imagine di John Lennon; ai Beatles viene inoltre reso omaggio satiricamente con un esilarante fotomontaggio che li vede protagonisti per le strade di Catania…
I pezzi proposti vedono sempre Spampinato alla chitarra acustica mentre Astorina si cimenta, con ottimi risultati, alla tastiera Rhodes, alle percussioni e al kazoo; la voce principale è ovviamente quella del cantautore, a cui il comico fa i cori o la controvoce. Naturalmente tra un brano e l’altro viene dato spazio a siparietti di cabaret, tra cui una ironica disamina da parte di entrambi dei testi di alcune delle canzoni eseguite. Inoltre, quando rimane solo sul palco, Astorina racconta al pubblico divertenti aneddoti sulla sua adolescenza: i ricordi si inseguono tra pomeriggi passati al cineclub cercando di rimorchiare ragazze e il tentativo di adeguarsi alla moda di indossare gli odiati pantaloni a zampa d’elefante. Non mancano le interazioni con i numerosi astanti, in certi casi chiamati ad aiutare coi cori, in altri presi di mira durante gli sketch da Astorina che in questo modo si vendica di chi non gradisce il suo kazoo…
A contorno di tutto ciò, il duo commenta il materiale visivo che passa nel maxischermo: Spampinato può vantare parecchie amicizie importanti nel campo della musica e dello spettacolo, e foto e filmati con tali personaggi sono l’occasione per ricordare i momenti salienti della sua carriera e per dedicare un sentito ricordo all’amico Lucio Dalla, mentre ad Astorina non resta che spacciare per reali alcuni evidenti fotomontaggi coi grandi della musica internazionale. È interessante notare come nel corso della loro esibizione i due si scambino gradualmente i ruoli: Astorina dimostra buone doti di musicista e cantante, e ovviamente alla fine ammette di aver cambiato idea sugli odiati anni ’70, mentre Spampinato, all’inizio molto serio e composto, man mano si scioglie e presta il fianco alle battute del partner, facendone via via anche di sue, lasciandosi scappare ogni tanto persino qualche espressione in dialetto catanese e scatenandosi col pubblico nel coretto finale di Hey Jude.
Fotografie di Andrea Grasso