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#vinciamono (aka Perchè il MoVimento 5 Stelle ha perso malamente le Europee)
Creato il 28 maggio 2014 da Sommobuta @sommobutaMa come?
Non doveva essere #vinciamonoi?
Com’è possibile che da #vinciamonoi si sia passati a #vinciamopoi? Ammesso e non concesso che #vinciamopoi diventi un #vinciamomai e #vinciamono.
Cosa non così improbabile, dopotutto.
Ho sempre votato sinistra, e quando la sinistra s’è annacquata, il mio voto l’ho dato a Italia dei Valori. Che comunque, nel corso delle sue legislature, è stata seriamente l’unica opposizione valida.
E poi è arrivato il MoVimento.
E a me il MoVimento è sempre piaciuto.
Non l’ho mai nascosto. Potete spulciarvi gli articoli politici del blog.
Ma attenzione: ho detto MoVimento, non Beppe Grillo. Perché se è vero che Beppe Grillo=MoVimento 5 Stelle, paradossalmente non è vero che MoVimento 5 Stelle=Beppe Grillo.
Ricordo quanto Tiziano De Simone, nel 2010 (4 anni fa), disse proprio a Beppe Grillo che il suo nome, “paradossalmente”, creava già molti problemi, tarpando le ali a quello che poteva essere un Movimento fatto sì di “grida e allarmi”, ma anche (e soprattutto) di proposta.
Mai parole furono più profetiche.
L’anno scorso mi è pesato tantissimo non avere la possibilità di esercitare il mio diritto/dovere di voto. Quest’anno, sinceramente, no.
Non avrei mai e poi mai votato Renzi (che lo sapete, per me è Silvio 2.0). Ma quest’anno, a guardare la campagna elettorale del MoVimento (e più in particolare di Grillo) c’era da mettersi le mani nei capelli.
E quel doppiaggio del PD è sintomatico di una campagna elettorale completamente fallimentare, dove Grillo ha sbagliato di tutto e di più. Se l’anno scorso era accettabile una campagna elettorale ai confini della protesta, per intercettare quegli elettori delusi e disillusi, quest’anno bisognava incentrare la campagna elettorale sulla proposta e su quanto di buono (anzi, buonissimo) i 5 Stelle hanno fatto in Parlamento.
La monopolizzazione di Grillo, al posto dei vari Di Maio/Di Battista/altrabravagente, invece è stato un boomerang.
Ho visto Grillo fare tutto e il contrario di tutto rispetto a ciò che ha sempre sostenuto. Finanche andare da Vespa, che in uno spettacolo sì e l’altro pure prendeva per il culo (“Chi striscia non inciampa”, epicissimo). Se Grillo puntava a spaventare l’elettore medio assieme alla famigerata e celeberrima “casalinga di Voghera”, c’è riuscito alla grande.
Ma scusate: uno che va da Vespa e dice che non sa e non gli interessa quello che faranno gli eletti a 5 Stelle in Parlamento, l’elettore medio e la casalinga di Voghera li convince.
A votare “altro”.
Per non parlare della faccenda della vivisezione di Dudù. Per non parlare della storia di Hitler.
E poi Berlinguer.
Ma come si fa a voler essere “oltre” destra e sinistra e poi voler far proprio uno dei maggiori campioni della “sinistra”?
Sarebbe bastato parlare di ciò che è stato fatto da opposizione. Non che non lo sia stato fatto, ma incentrare il piano di battaglia SOLO su quello avrebbe pagato. Probabilmente il MoVimento non avrebbero raggiunto ugualmente il PD, ma non avrebbero ricevuto questa batosta.
Soprattutto, se Grillo avesse evitato di continuare a gestire i comizi come spettacoli comici (e viceversa) avrebbe evitato gli autogoal di cui sopra. E si sarebbe parlato solo di contenuti.
Perché se alla casalinga di Voghera chiedi: “Cos’ha fatto il MoVimento 5 Stelle in un anno di politica?”, quella, che non si informa su internet ma solo grazie a “Chi striscia non inciampa”, ti risponde: “Niente”.
Se chiedi: “Cos’ha fatto Renzi?”, ti risponde: “Sta lavorando, e mi da 80 euro”*.
E una cosa del genere pesa, in campagna elettorale.
Eccome se pesa.
E poi pesa tantissimo la distorsione della realtà operata dal web. Lo vedo tutti i giorni, in ogni campo.
Anche qui mi immagino gli amici MoVimentisti avere, su 1000 amici, 800 che fanno parte del MoVimento. Su Internet e sui Social Network ci scegliamo la realtà (e le amicizie, e i contatti) che vogliamo, quindi se io ho 800 contatti, che a loro volta hanno tra i contatti quasi le stesse persone che ho io, siamo rinchiusi in un mondo fittizio che filtra solo ciò che vogliamo vedere noi.
E perciò mi immagino i MoVimentisti farsi forza tra loro, “chè sul web siamo in tantissimi, guardate quanti siamo, scriviamo tutti le stesse cose, siamo noi dalla parte della ragione, #vinciamonoi”.
Invece #hannovintoloro.
Mi ricordo, qualche tempo fa, su Liberi di Leggere, che c’era gente che riteneva che prima di Dario Moccia nessuno conoscesse Miyazaki e GTO.
Abbiamo fatto presente a questi ragazzi (probabilmente nati quindici anni fa), che da “La principessa Mononoke”, i cinema in cui hanno proiettato i film di Miyazaki erano sempre strapieni. E che GTO, 15 anni fa, lo conoscevano tutti, dato che lo mandavano a nastro su MTV. Tanto che il successo spine Dynit a pubblicare il manga.
Ecco, quelli del MoVimento hanno commesso lo stesso identico errore di quei 15enni.
Hanno pensato che se una cosa è vera sul web, e viene rimpallata da un numero “X” di persone, quella cosa diventa “reale”.
Galeotto fu l’hashtag.
#vinciamonoi
Forse.
Vediamo.
Al prossimo giro.
Se la campagna elettorale la fanno i veri candidati, non un vecchio comico compassato.
Ps: il 16% dei votanti ha dato il proprio voto ad un pregiudicato condannato in via definitiva per frode fiscale.
Non so se mi spiego…
Pps: mi domandano: “Sei a Londra, perché continui ad interessarti della politica italiana?”
Rispondo: perché è divertente. Perché per due mesi quelli del Pd hanno scartavetrato i maroni dicendo che queste elezioni non erano una legittimazione politica del governo, e non appena hanno (stra)vinto, si sono profusi in tripli salti mortali carpiati su quanto queste elezioni fossero una legittimazione politica del governo.
Va da sé che Grillo e il MoVimento parlavano dell’esatto contrario, e a batosta avvenuta (ma la possiamo davvero chiamare tale, per un movimento che si presenta per la seconda volta alle urne?) stanno facendo finta di niente.
La domanda è seria, però, e la rivolgo ai MoVimentisti: credevate davvero che se il MoVimento avrebbe vinto, Renzi&co. si sarebbero dimessi e si sarebbe andati ad elezioni anticipate? Perché se è così, avete davvero un’idea distorta della realpolitik.
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*Non voglio entrare nel merito di cosa Renzi abbia fatto seriamente e cosa no, ne ha parlato meglio gente più competente di me. E al di là di tutto, 80 euro in tempo di crisi, saranno anche briciole, ma è meglio di niente.
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