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Vincitori e finalisti del Contest “La Terra del Silenzio”

Creato il 15 novembre 2014 da Alessiamocci

Si è conclusa il 3 novembre 2014 a mezzanotte la possibilità di partecipare al Contest Letterario di prosa e poesia “La Terra del Silenzio” promosso da noi di Oubliette Magazine e dall’autrice Gabriella Becherelli.

Vincitori e finalisti del Contest “La Terra del Silenzio”Una competizione a suon di parole e versi che ha visto 70 partecipanti nella sezione A (short story) e nella sezione B (poesia). La giuria (Alessia Mocci, Rebecca Mais, Irene Gianeselli, Cristina Biolcati, Maila Daniela Tritto, Daniela Montanari, Rosario Tomarchio) ha decretato i 14 finalisti, resi noti qualche giorno fa sul canale facebook di Oubliette Magazine.

Oggi, vi presentiamo i quattro vincitori  del contest che riceveranno a casa una copia del romanzo “La Terra del Silenzio”, edito per la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Trasfigurazioni” in collaborazione con Oubliette Magazine.

Tutte le opere partecipanti possono essere lette cliccando QUI.

FINALISTI

Sez A

Lodovico Ferrari con “Niente musica”

Pantalemme con “Quando la luce si spegne”

Tania Scavolini con “La terra dei ricordi”

Valentina Maisto con “Il posto giusto”

Gemma Preite con “Il silenzio parla di te”

Giancarlo Stoccoro con “Anche un sogno si srotola dal suo inizio”

Carmine Impagnatiello con “Nella foresta della mia mente”

Sez B

Filippo Salvatore Ganci con “Come un temporale di fine estate”

Luca Mellico con “Immobile”

Sandra Ludovici con “Strade…oltre”

Isabella Gravina con “Con i tuoi occhi”

Katia Schiavone con “Preghiera per mio figlio”

Daniela Neboli con “Ascolta”

Andrea Pergolini con “Vertigine”

VINCITORI

Tania Scavolini con “La terra dei ricordi”

Era un posto speciale quella Terra, un posto dove si nasceva già coi ricordi della vita precedente. Quella era la Terra dei ricordi, in cui si partiva con tanti bagagli diversi.

Chi era stato un soldato proprio perché ricordava le brutture della guerra, ora non l’amava e desiderava solo Pace, chi era stato avaro ora era generoso d’animo, perché non voleva essere abbandonato e solo come nell’altra vita.

E poi c’era Juliette, lei era stata una donna felice, aveva amato ed era stata amata. Ricordava bene le carezze e i baci, il soffio del respiro di lui nell’incavo della nuca, le attenzioni dolci e le stravaganze della passione.

Juliette partiva svantaggiata. Mai poteva sperare che anche in questa vita sarebbe stata amata come in quella precedente. La terra dei ricordi era una verdeggiante terra, con belle case e vialetti alberati. Durante una passeggiata un signore si imbatté nella bellezza di Juliette, nei suoi occhi dolcissimi e teneri, se ne innamorò a prima vista e subito la attirò a sé e le fece una carezza. Juliette gliene fu grata e lo dimostrò subito, scodinzolando e seguendolo. Forse si sarebbe davvero realizzato il desiderio di essere tanto amata come nella vita precedente.

Gemma Preite con “Il silenzio parla di te”

Tutto parla di te, qui. Dal silenzio al n.22, al vento e al mare che sussurrano parole che solo un orecchio sensibile può capire. Il blu intenso de mare e l’esplosione di giallo delle campanule sulle aiuole, il timido cinguettio di un uccellino su un albero ancora spoglio, annunciano la primavera.

Assorta nei miei pensieri, ad un tratto vedo arrivare in lontananza I tuoi cani. Li chiamo e mi vengono subito incontro. Mi annusano e forse per un attimo pensano che tu sia con me, forse il tuo odore si è appiccicato sulla mia pelle, retaggio di una notte di fuga e di trasgressione che sembrava senza fine. I loro sguardi ora non sono tristi come quella sera.

Sono fuggiti via, liberi e silenziosi.

Resto ancora a contemplare il mare e a pensare che avevi ragione tu quando mi hai detto ‘i miei cani ti renderanno felice’.

Sandra Ludovici con “Strade…oltre”

Strade … oltre

il bagliore dell’arcobaleno,

lontane da ogni oscura foschia,

sotto la pioggia che estingue la sete

e copre di vitrea rugiada

la struggente bellezza,

la vibrante armonia

del cuore colmo di vita e d’amore.

Nel canto ritmico della luce,

un sussurro melodioso d’aurora

racconta con la voce del vento

la fragilità della foglia indifesa,

la forza del tronco rugoso,

la potenza della natura in equilibrio

tra la fine e il suo inizio.

L’anima nascosta sotto i sassi

cammina con corpo dalle mani pulite,

diventa cesto di radici intrecciate,

legno che vivifica il fuoco,

si bagna in cascate bianco-spumante,

curva sui muschi di verdi abissi.

Il perdono tiene semi nella coppa,

cancella colpe che non sanno giacere da sole

e onorando i giorni dell’invisibile eterno

nutre grumi di arida roccia,

il vuoto denso del silenzio

figlio del tempo che non s’è fermato.

Strade … oltre.

Katia Schiavone con “Preghiera per mio figlio”

Sei nato tu

e nulla contava più.

Dopo averti accarezzato

le mie mani

s’alzavano a sfiorare il cielo

e chiedevano a Dio

di concederti

forza, bellezza e salute.

Bontà e nobiltà.

Felicità e serenità.

Solo per te

si elevavano le mie mani

e stringevano patti

con il cielo.

Oggi quelle mani

sono pugni stretti verso il cielo

dove gli occhi

s’alzano per cercare te

e non trovano più alcun Dio

da implorare e ringraziare.

I vincitori saranno contattati via email per l’invio del premio. 

Complimenti ai vincitori, finalisti e partecipanti!

Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un’e-mail ([email protected]) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana “Trasfigurazioni” con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: [email protected]

Info

Sito Rupe Mutevole Edizioni

Facebook Rupe Mutevole Edizioni

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