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Vincoli!

Creato il 17 gennaio 2011 da Ilcastelloerrante

Nel suo libro “L’ora di italiano”, Luca Serianni affronta più volte la spinosa questione della composizione scritta a scuola, sostenendo, secondo me, alcune verità sacrosante. Ad esempio nel capitolo 5, intitolato “Scrivere, esprimersi, argomentare”, Serianni afferma che “il componimento è una realtà sottoposta a precisi vincoli testuali e pragmatici, quale che sia la traccia proposta; non è una specie di Hyde Park Corner e nemmeno una pagina di diario promossa a prova scolastica. Senza rinunciare al racconto fantastico, che è un genere narrativo di piena diginità espressiva, sono preferibili – rispetto alle consegne che danno libero sfogo all’effusività incontrollata – quelle vincolate a precisi requisiti formali e narrativi.”

Niente di più giusto. L’alunno lasciato completamente libero di fronte al foglio bianco solitamente farà un pasticcio e si sentirà mortificato: invece qualche sano vincolo lo aiuterà a riprendersi dallo smarrimento da pagina bianca.

Serianni inoltre riporta un esempio di traccia vincolata, proveniente da un liceo scientifico piemontese (primo anno):

Scrivi un testo a carattere narrativo (due mezze facciate protocollo) attenendoti ai seguenti vincoli:

  1. questo sarà l’inizio: “Il boato fu tremendo”;
  2. questa sarà la conclusione: “Su ogni cosa calò un silenzio irreale”;
  3. il narratore sarà esterno al racconto;
  4. nel testo, oltre a quelli di cui avrai bisogno, dovrai obbligatoriamente utilizzare i seguenti connettivi: sebbene, pertanto, infatti, poiché, per + infinito (potrai utilizzare i connettivi nell’ordine che vuoi e dovrai evidenzirli).


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