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Vini laziali, una proposta unica, da Enzo al 29

Creato il 13 dicembre 2014 da Dfalcicchio

Enzo al 29

L’accoglienza dei Di Felice da Enzo al 29

Roma

Da qualche tempo, in una Trastevere un po’ defilata, due fratelli e una sorella, stanno guadagnando il primo posto in città, nella ristorazione genuina, di matrice laziale e romana. Sono Maria Chiara, Roberto e Francesco Di Felice. Hanno preso in  mano le redini di una piccola trattoria, Enzo al 29, in un vicolo grazioso e si danno un gran da fare. Proprio di recente,  hanno dato una rivoluzionaria impostazione (e per questo ve ne parliamo) alla loro cantina, caratterizzata da un’attenta e scrupolosa ricerca su etichette pregiate e rare di aziende agricole made in Lazio. Li abbiamo incontrati nel locale, tra una bottiglia di magnifico, per sapore e sentori, Latour Civitella 2011 e piatti gustosi, proprio per parlare della loro nuova e originale carta dei vini.

I Di Felice, si caratterizzano per una scelta maniacale della qualità delle materie prime. Da loro una carbonara è fatta (a regola d’arte culinaria), con ingredienti di serie A super: il guanciale è il migliore d’Amatrice, le uova sono ultra fresche, il pecorino è superlativo. I piatti, semplici nella loro fattura, diventano leccornie da gourmet. Il tutto in un  ambiente spartano, con le tovaglie di carta e i bicchieri da osteria, a parte qualche bel calice, per i vini più prelibati. La carta dei vini si rinnova con questa filosofia di fondo. Non è una carta dei vini tradizionale, ha una decina di produttori che lavorano nelle loro aziende agricole nel Lazio, in certi casi fanno solo 1.000 bottiglie e sono loro a parlare e a presentare i propri prodotti. Una serie limitata di bottiglie, di bianco e rosso che risultano, poi all’assaggio, delle vere preziosità. “In pratica, afferma Francesco, la nostra carta fa parlare chi fa il vino e nelle parole dei produttori si rispecchia uno dei nostri motti, – amore e fantasia e un pizzico di follia-“.

A Trastevere, in un ambiente verace, Enzo al 29 spopola con ingredienti pregiati e, su tutto, appunto,  un vino raro e, come sostiene Roberto: ”Io personalmente non mi accontento mai dei prodotti che uso. Cerco sempre qualcosa di più, in maniera quasi maniacale”. Questo trio, che affascina romani, turisti e artisti di gran nome, con eco in molte parti d’Italia e del mondo, Stati Uniti in particolare, trova un compendio nelle parole di Maria Chiara che ci dice: ” Attraverso il mio lavoro ho la possibilità di far conoscere ai miei clienti, italiani e stranieri, i prodotti del nostro territorio e le ricette che io, essendo originaria di S.Lucia, un paesino vicino ad Amatrice, ho da sempre visto eseguire. Anche questa è cucina, un patrimonio di sapori che nella nostra trattoria ‘diffondiamo’ a suon di amatriciane e abbacchi a scottadito”.

Prosit.

Mauro Pecchenino


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