Oggi voglio parlarvi di uno dei più classici vini bianchi della Puglia, rinomato per la sua freschezza e bevibilità. Il Locorotondo viene prodotto da vigneti allevati ad alberello o a spalliera bassa, utilizzando le varietà Verdeca e Bianco d’Alessano (nella percentuale di 50% ciascuno), nella omonima zona DOC “Locorotondo” che si estende sulle colline della Murgia a sud di Bari (terreni rossi e pietrosi nella caratteristica Valle d’Itria).
La vinificazione avviene mediante pressatura soffice delle uve con successiva decantazione statica a bassa temperatura. A seguire, fermentazione in tini di acciaio inox alla temperatura di 14 – 16 °C. Dopo la fermentazione alcolica il vino permane sulle fecce fini per circa 3 mesi.
Il Locorotondo ha ottenuto ufficialmente la denominazione DOC nel 1969 e, grazie alla sua moderata alcolicità e freschezza, è adatto ad accompagnare antipasti a base di frutti di mare e piatti di pesce in genere. Va consumato in calici per vini bianchi giovani, la temperatura da preferirsi è di 10-12°C. Il periodo ottimale di consumo è entro uno-due anni dalla vendemmia. Va conservato al buio, a una temperatura costante, fra i 10 e i 15°C.