Vinicio Capossela sarà a Segesta il 4 agosto, con il suo nuovo show fortemente caratterizzato dai temi del disco «Marinai, profeti e balene», n’opera sul fato, sul viaggio e il mare come metafora e scenografia del destino umano, uscito nell’aprile scorso, nell’ambito del Calatafimi Segesta Festival.
Sul palco cpon lui saliranno: Mauro Ottolini (trombone, conchiglie, ottoni, flauti, kalimba, temporale), Achille Succi (ance, flauti, shakuhachi, shehnai, tin whistle), Alessandro “Asso” Stefana (chitarre, banjo, baglama), Glauco Zuppiroli (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria, conga, gong delle nuvole, teste di morto), Francesco Arcuri (campionatore, steel drum, saz, santoor, Vincenzo Vasi theremin, campionatore, marimba, voce, glockenspiel).
Da Omero a Dante, da Melville a Conrad, «Marinai, profeti e balene», è un progetto che trova ispirazione nella letteratura di tutti i tempi.
Definire Vinicio Capossela solo un «cantautore» non rende giustizia al personaggio, alla sua musica, alla sua arte.
Capossela è un autore di canzoni, ma la sua è un arte più completa e più complessa, più fisica e diretta.
Le sue canzoni, i suoi spettacoli, sono fatti di carne e sangue, di respiro e calore, sono coinvolgenti ed emotivi.
Capossela è un artista a tutto tondo, un cantastorie, un visionario pronto a trascinare chi lo ascolta in una sarabanda magnifica e stupefacente, dove nulla è scontato e niente è prevedibile.