Due dolcissimi occhi azzurri e un luminoso sorriso, la pelle cotta dal sole e i capelli ormai candidi, una disponibilità continua verso tutti: questo è Vinicio Moriconi, un uomo ed un atleta che ho avuto la fortuna di conoscere ad uno stage di atletica tenuto da Orlando Pizzolato.
Vinicio ha, anagraficamente, 66 anni ma ha la grinta, la vitalità ed il fisico di un giovanotto, è nato e vive in Versilia,in quella lingua di terra toscana sospesa tra il mare e le montagne, le Apuane, terra che ho anch’ io nelle vene da parte di mio padre.
Ha corso, a tutt’oggi, in 48 anni di ininterrotta carriera sportiva, 2700 gare tra cui 111 maratone, non solo quelle sulla distanza standard di 42,195 km ma anche quelle estreme come, per esempio, la Torino-Saint Vincent di 100 km (l’ha corsa ben 4 volte) o la 100 km del Passatore da Firenze a Faenza.
Come se non bastasse Vinicio, per arrotondare la pensione, percorre su e giù ogni giorno la spiaggia di Forte dei Marmi vendendo gelati ai bagnanti portando sulle spalle il frigorifero.
In questi giorni di stage, non contento degli allenamenti quotidiani con Orlando su percorsi non facilissimi e di lunghezza non inidfferente, Vinicio ha trovato la voglia e l’energia di giocare anche una partita di calcio a 5 in cui era, ovviamente, il più anziano dei giocatori, ma solo sulla carta.
Ho voluto raccontarvi la storia di Vinicio Moriconi perché incarna un mondo dello sport che, fortunatamente, esiste ancora ma di cui difficilmente i mass media si occupano.
Mi auguro che il sacrificio che Vinicio fa quotidianamente sia nel vendere gelati camminando per chilometri sulla sabbia bollente con 35 kg sulla schiena che anche quello che comporta il suo costante ed ininterrotto duro allenamento macinando altri chilometri per le gare possa servire da esempio per tutti noi, giovani e anziani, sportivi e non