Vinile: un booktrailer per un giallo in stile

Creato il 15 giugno 2012 da Dejavu
Se mi chiedessero di scegliere tra i libri che ho scritto, mi troverei di fronte all'alternativa di prediligere due stati emotivi diversi, se non anche due diversi mondi. Non direi tra due figli perché non voglio fare paragoni impropri ma alcuni, in effetti, dicono anche questo. Per esempio, le atmosfere che mentalmente mi ha evocato la stesura di Vinile sono state quasi uno psichedelico viaggio nel tempo in un'altra nazione, in un'altra realtà. Ricordo che preparando l'esame di diritto romano, un caldo giugno di ormai molti anni fa, rimasi colpito da un servizio sulla vita di Elvis Presley ma soprattutto sulla sua morte così inverosimile e inattesa. Quelle immagini sgranate e a tinte morbide degli anni '70, quei costumi già così lontani da noi mi rimasero impresse. E poi, quell'uomo dalla cui morte partì a ritroso la mia sete di sapere tutto sulla sua vita, di comprare film, collezioni di album, documentari con interviste, videocassette con testimonianze. Vissi come suo ostaggio per un'estate intera, profittando delle vacanze. Mi innamorai perdutamente delle sue vecchie esibizioni, dell'Elvis che faceva impazzire il bacino e le fanatiche, del suo viso d'angelo accompagnato da una voce di velluto. E poi volevo scrivere con tutte le mie forze, scrivere un giallo dove la sua presenza fosse discreta. Mai avrei osato mettergli in bocca parole che non avesse mai pronunciato e prendermi quelle libertà che invece mi presi con altri personaggi realmente esistiti. Poi, nella stessa estate, con il canto dei grilli fuori dalla mia finestra, in una serata piena di suggestioni alla Tv diedero Elvis and Me, serie liberamente tratta da un libro scritto da Priscilla Beaulieu, ex moglie di Elvis. Non poteva essere solo una coincidenza. Non poteva...    

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