Si è concluso il Vinitaly la più grande mostra del nostro vino Italiano, (per ogni dettaglio vi invito a visitare il bellissimo post della mia collega blogger Cucchiaio d’argento) e mi viene da fare alcune considerazioni soprattutto sul contratto di Licensing, che vede la Viticoltori Ponte e la società Fest Srl della Fondazione Teatro La Fenice impegnati nei prossimi tre anni per promuovere l’Italian life style nel mondo attraverso il vino, che è stato firmato rispettivamente dai Presidenti Giancarlo Guidolin e Valter Menazza e dal Sovrintendente del Teatro Cristiano Chiarot.Ho pensato all’importanza che il vino ha sempre avuto nel mondo dell’opera lirica . Quanti autori, quanti musicisti si sono ispirati ad esso. Spesso determinante anche per la risoluzione della trama dell’opera come, ad esempio, nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, prima con l’aria corale “Viva il vino spumeggiante e poi con l’aria del tenore: Mamma quel vino è generoso”. Ma ritroviamo il vino in tantissime altre opere ad esempio nell’Otello di Giuseppe Verdi “bevi bevi” , nella Traviata “Libiamo nei lieti calici” o nel “Sansone e Dalila” di Santi Saens il bellissimo “baccanale”. Ma l’elenco è lunghissimo. Anzi vi invito a ricercare le opere in cui il vino è uno dei protagonisti. Per ora vi propongo questo video dove a cantare “Libiam nei lieti calici ” è la mia conterranea e collega Giusy Devinu col tenore Roberto Alagna durante una Traviata diretta da Riccardo Muti al Teatro alla Scala di Milano.
Si è concluso il Vinitaly la più grande mostra del nostro vino Italiano, (per ogni dettaglio vi invito a visitare il bellissimo post della mia collega blogger Cucchiaio d’argento) e mi viene da fare alcune considerazioni soprattutto sulcontratto di Licensing, che vede la Viticoltori Ponte e la società Fest Srl della Fondazione Teatro La Fenice impegnati nei prossimi tre anni per promuovere l’Italian life style nel mondo attraverso il vino, che è stato firmato rispettivamente dai Presidenti Giancarlo Guidolin e Valter Menazza e dal Sovrintendente del Teatro Cristiano Chiarot.
Ho pensato all’importanza che il vino ha sempre avuto nel mondo dell’Opera lirica . Quanti autori, quanti musicisti si sono ispirati ad esso. Spesso poi è stato determinante anche per la risoluzione della trama dell’opera come, ad esempio, nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, prima con l’aria corale “Viva il vino spumeggiante” e poi con l’aria del tenore: “Mamma quel vino è generoso”.
Ma ritroviamo il vino in tantissime altre opere ad esempio nell’Otello di Giuseppe Verdi “Bevi bevi” , nella Traviata “Libiamo nei lieti calici” o ancora nel “Sansone e Dalila” di Santi Saens col bellissimo “baccanale”. Ma l’elenco è lunghissimo. Anzi vi invito a ricercare le opere in cui il vino è uno dei protagonisti. Per ora vi propongo questo video dove a cantare “Libiam nei lieti calici ” è la mia conterranea e collega Giusy Devinu col tenore Roberto Alagna durante una Traviata diretta da Riccardo Muti al Teatro alla Scala di Milano.
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Da Marta Saponaro CULTURA,
DIARIO PERSONALE,
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PER LEI