La vinoterapia oggi e’ una pratica di moda, ma risale a migliaia di anni fa, ai tempi degli Arabi. Per essere precisi, parliamo di ampeloterapia, che significa “cura dell’uva”, conosciuta anche dai Greci e dai Romani, che consisteva in un programma dietetico nel quale l’uva era ingerita secondo precisi canoni: nutrendosi degli acini, bevendo esclusivamente il succo o entrambe le cose.
L’assunzione corretta prevede in media il consumo da 500 g sino a 2 kg al giorno, per un periodo di tre settimane, ma alcuni testi riportano anche 30 giorni. Il frutto, infatti, contiene numerose sostanze salutari, soprattutto polifenoli, oligoelementi e vitamine per combattere l’invecchiamento, in quanto antidoti contro i radicali liberi.
A proposito di studi, vogliamo ricordarne uno italiano, presentato all’VIII Congresso Internazionale di Dermatologia Cosmetica organizzato a Pechino dalla Chinese Medical Association . Effettuato dall’Universita’ di Pavia, ha esaminato un gruppo di venti donne tra i 30 e i 55 anni con problemi di invecchiamento precoce della pelle, secchezza e devitalizzazione.
Per trenta giorni le signore sono state sottoposte mattino e sera a trattamenti a base di vino Chianti e hanno assunto quotidianamente integratori a base di polifenoli d’uva. Lo studio ha rivelato che l’idratazione e’ migliorata del 41,5%, l’elasticita’ del 19,6% e le rughe si sono ridotte del 23,5%. Ottimi risultati.
Chi, invece, non si e’ mai affidato alla vinoterapia, dovrebbe iniziare immediatamente! Per essere sempre aggiornati sull’argomento consigliamo il sito www.vinoterapia.org
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