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Viola Von Hell e le 9 signore del tatuaggio

Creato il 12 novembre 2011 da Harimag

E’ considerevole alla vista il gran numero di persone che oggi sceglie di tatuarsi, molti di voi probabilmente si sono già “affezionati” a questa forma d’arte. Ciò che però ci si chiede è se tatuarsi stia diventando un trend, o un lascito portato dallo Street Style. Quindi ci si tatua per passione, per sintetizzare un ricordo, per estetica o semplicemente per moda?

Viola Von Hell e le 9 signore del tatuaggio

Decidiamo di confrontarci con chi, come Viola Van Hell italo-spagnola ha scelto questo lavoro  per pura passione: <<Non esiste sacrificio senza sangue!>>.Frase ormai che accompagna Viola su qualsiasi articolo, immagine o altro che la riguardi. D’altra parte anche il suo nome d’arte “Von Hell” sta ad indicare i sacrifici che la vita ci impone.

Per Viola il concetto reale di tatuaggio si discosta molto dalla camaleonticità e dall’ecletticismo della moda. Inoltre è riuscita a conquistare spazi in un ambiente tipicamente maschile, facendo rivivere la vera e autentica solidarietà femminile  che spesso è soggetta a dicerie.

Se le si chiede che rapporto ha con la moda e se il tatuaggio stia diventando un accessorio di quest’ultima la sua risposta è: <<La moda? Mi diverte ma è qualcosa di instabile e variabile, preferisco le cose durevoli e il tatuaggio è per sempre…la moda no!>>

Viola Von Hell e le 9 signore del tatuaggio

Viola è la fondatrice di Le Sante Peccatrici progetto in cui 9 talentuose tatuatrici italiane, precedute da una fama sulfurea, sanno lavorare d’ago e d’inchiostro al pari di alcuni colleghi uomini; capaci anche di trasformare un paio d’ore di dolore in una seduta psicoanalitica, un po’ come dal parrucchiere.

L’ultima tappa è stata proprio adesso, il 4-5-6 Novembre al Tattoo Convention di Firenze, mentre il prossimo appuntamento sarà il 28-29 gennaio al Tattoo Convention di Brighton, Inghilterra.

Viola Von Hell e le 9 signore del tatuaggio

Criticata da alcuni per questo suo provocante progetto, Viola non si scoraggia e crede fermamente in questa sua idea, provando a raggruppare più artiste (circa 31) invitate a raccontare attraverso i loro lavori, le vie e le opere di Sante e Martiri che hanno donato la loro vita alla fede, sacrificando tutto per la loro passione:<<Sentirsi donna non solo il giorno della festa della donna è una perversione stessa dell’essere donna>>.

A quanto pare, almeno nel settore del tatuaggio le donne hanno iniziato ad osare come gli uomini,  sentendosi tutte delle vere  e proprie “peccatrici”!

Pezzo di Sabrina Salerno, studentessa di 2 anno di Fashion Design e preziosa collaboratrice di Harim Network. Leggete pure i suoi articoli precedenti, e non perdetevi i prossimi!


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