di Iannozzi Giuseppe aka King Lear
a Vany,
indefessa sognatrice
Lei vuol le rose,
le più fresche e rosse
che ci sian giù in paese
Lei vuol rose rosse
per sognare
e mai dimenticare
che felicità c’è
se Delicatezza coglierla sa
senza portarle male
Nel giardino di neve bianco,
con sguardo incantato
in punta di piedi, Viola s’aggira
sulla tenera pestata;
un germoglio cerca, uno
che le annunci la rinata vita…
che presto verrà Primavera
scivolando piano
sullo specchio del lago
con ali di Cigno immacolato
Sogna
e sogna forte, Viola,
piangendo felicità,
aspettando
un omaggio di rose,
di rosse rose
dalla neve baciate
Lei vuol le rose,
le più fresche e rosse,
non vuol altre cose
per quanto preziose
Viola vuole rosse rose
e nulla più, e nulla più