Magazine Storia e Filosofia
Devastante incendio a Tasonis
Sono senza parole. Ho vissuto in diretta attimi terribili. Ho toccato con mano la disperazione di alcune famiglie minacciate dalle fiamme che lambivano le case. Ho notato come all'interno della macchina organizzativa ci sono uomini eccezionali che vengono ostacolati da imbecilli vestiti da uomini della protezione civile che farebbero meglio a stare a casa a girare i pollici, anziché farlo davanti ad un incendio. Se fossero riusciti ad organizzarsi avrebbero spento l'incendio in poche decine di minuti e sarebbero riusciti a conservare intatti gli alti pini che da oltre 40 anni crescono in questo angolo di paradiso.
Mia figlia in lacrime ha scattato qualche foto ed è corsa via per non rischiare di essere coinvolta in una rissa. La mia casa in collina è salva...ma quanta paura. In tutto ciò tre elicotteri dell'organizzazione contro gli incendi, un canadair, una pattuglia di carabinieri, 3 automezzi a terra e una ventina di uomini che hanno combattuto contro le fiamme che, aiutate dal vento, hanno raggiunto il villaggio. Le squadre a terra, a causa dell'improvvisazione con la quale eseguivano lo spegnimento, hanno rischiato il linciaggio da parte della comunità...ma alcuni di loro hanno dimostrato un coraggio esemplare.
Questo l'articolo sull'Unione Sarda:
Tasonis accerchiata dalle fiamme: panico nella borgata di Sinnai Un Canadair in azione
L'incendio ha fatto breccia tra i cortili delle villette, anneriti i muri di cinta. Mobilitati due squadre di Vigili del fuoco, uomini della forestale e dell'Ente foreste, del Masise e di associazioni di volontariato.
Il primo focolaio alle 13 nelle vicinanze del cancello di ingresso alla borgata. Nel giro di pochi minuti Tasonis, ieri pomeriggio, si è trovata circondata dalla fiamme che hanno anche fatto breccia tra i cortili, annerendo anche i muri di cinta di alcune villette. L'allarme è stato immediato tanto che nel giro di pochi minuti due elicotteri, un elitanker e un Canadair hanno iniziato a scaricare sul fuoco tonnellate d'acqua. A terra due squadre di Vigili del fuoco, gli uomini della forestale e dell'Ente foreste, del Masise e di diverse altre associazioni di volontariato. Un'autentica aggressione alle fiamme che, nonostante la mancanza di vento, si sono sviluppate dall'ingresso della frazione (appartenente al Comune di Sinnai) ad un vigneto abbandonato, alla macchia mediterranea, ai pini, eucalipitus, lecci ed altre piante d'alto fusto.
Per circoscrivere e domare il rogo ci sono volute oltre due ore. Un lavoro massacrante anche a terra soprattutto alle villette sorte nella borgata negli ultimi trent'anni. Un nucleo residenziale di circa 200 abitanti a cinque chilometri da Sinnai, ai piedi del monte Serpeddì, vicino all'invaso di Corongiu. Il fuoco è stato impetuoso, si è avvicinato prima alle case, irrompendo poi fra alcuni cortili. Sono stati questi i momenti di maggiore preoccupazione con gli uomini a terra intervenuti con tutti i loro mezzi a disposizione e con elicotteri e Canadair che hanno contribuito in maniera determinante a frenare l'avanzata del rogo soprattutto a monte, Effettuati decine di lanci d'acqua, particolarmente frenetici tra le 14,30 e le 15,30, quando il fuoco si è avvicinato pericolosamente alle abitazioni.
L'ALLARME Molti degli abitanti si sono riversati ovviamente in strada. La distruzione ha interessato soprattutto la zona collinare a ridosso della frazione con le fiamme che hanno trovato facile esca tra la bassa macchia mediterranea (cisti e corbezzoli) e poi tra gli alberi d'alto fusto. È qui che a questo punto si è concentrata l'operazione dall'alto mentre a terra le squadre mobilitate provvedevano a difendere i cortili e le abitazioni. Verso le 16,30 il pericolo è stato circoscritto. Restava solo qualche focolaio poi bonificati sino a renderli inoffensivi. Alla fine restava un enorme macchia di cenere con danni ambientali notevoli. I forestali e l'Ente foreste hanno anche aperto un'inchiesta per risalire ai piromani. Sulla natura dell'incendio non ci sarebbero dubbi. Il fuoco sarebbe stato appiccato per aggredire la vegetazione.
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