Violenza e rispetto

Da Loredana V. @lorysmart

D’accordo, ilgesto di Delio Rossi non è bello. Come avevo risposto a Gianni sul suo blog (sempre più difficile da trovare ), il mister è come un padre per i suoi giocatori, deve dare l’esempio, ma deve anche ottenerne il rispetto. Se, come sembra, il giocatore abbia offeso l’allenatore dicendogli che era più handicappato di suo figlio e dandogli del “vecchio pezzo di m…” la reazione è pienamente giustificabile.

Ma al giorno d’oggi i giocatori sono solo bambini viziati, abituati ad avere tutto e di più, a volere ogni cosa subito, soldi, donne, auto, successo, visibilità… Ragazzi fatui e deresponsabilizzati, imbevuti solo del proprio ego.

Penso non sono a Ljajic, ma anche a Balotelli ed a come era Cassano. Gente che non sa nemmeno valutare la fortuna che gli è capitata, e che sa solamente sprecare il suo talento.

Ora Delio Rossi si ritrova squalificato, ed ha porto a tutti le proprie scuse: alla squadra che, esagerando, lo ha esonerato, ai tifosi, ai suoi “ragazzi”, perfino al giocatore che l’ha pesantemente offeso. Quest’ultimo invece, imbevuto di presunzione, le scuse le fa solamente ai compagni di squadra, mentre la Fiorentina sta valutando i provvedimenti disciplinari da prendere nei suoi confronti, dopo la multa che gli ha inflitto.

Ma come avevo sempre scritto a Gianni, con un pensiero semplicemente “ragioneristico”, Ljajc è un’attività per la squadra e va preservato. Il mister, semplice “impiegato” stipendiato, rappresenta puramente un costo e può tranquillamente essere sostituito.

La dignità ed il rispetto non hanno prezzo…



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