Il 31,9% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni (ben 6.743.000 donne) hanno subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Lo rivela una indagine Istat secondo la quale 5 milioni di donne hanno subito violenze di tipo sessuale, 3.961.000 hanno subito violenze fisiche, mentre lo stupro o il tentato stupro ha coinvolto circa un milione di donne (4,8%). I dati sono stati diffusi alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, domani 25 novembre 2010.
Focalizzandosi sui casi di violenza sessuale prima dei 16 anni, si stima che ben 1.400.000 ragazze e bambine abbiano subito violenza. I risultati mostrano inoltre che nei casi di violenza fisica è più frequente che le aggressioni siano ad opera del partner o dell’ex-partner che di uno sconosciuto (12% contro il 9,8%), l’inverso invece accade per i casi di violenza sessuale, per cui il 20,4% delle donne ha subito violenza da un altro uomo e “solo” il 6,1% dal partner o ex partner. Nei casi di stupro o tentato stupro invece non emergono significative differenza tra i soggetti che hanno compiuto la violenza mentre, nei casi di violenza sessuale su ragazze al di sotto dei 16 anni, gli autori sono per lo più persone conosciute.
Considerando le tipologie di donne maggiormente a rischio di subire violenza, scopriamo che le donne separate e divorziate sono più esposte al rischio nel corso della vita. Focalizzandoci sui casi relativi agli ultimi 12 mesi, al contrario, emerge che sono le giovani e le studentesse quelle più esposte al rischio di violenza (più di tipo sessuale che fisica). A livello geografico, i valori più elevati si osservano per i centri metropolitani (42,0%) e per le residenti del Nord e del Centro. Nonostante sia aumentata la percentuale di donne che subiscono violenza o tentata violenza, il sommerso rimane elevatissimo, circa il 96% delle violenza perpetrate da un non partner e il 93% di quelle commesse da partner.
La rilevazione effettuata dall’Istat comprende anche un affondo regionale. In Puglia nello specifico sono state intervistate 1.104 donne tra i 16 e 70 anni ed emerge che il 24,9% ha subito una violenza fisica o sessuale, una quota rilevante ma comunque inferiore al dato nazionale (31,9%), e il 5,3% delle donne pugliesi dichiara di averla subita prima dei 16 anni. Nello specifico, il 15,8% delle donne ha subito violenza fisica, il 17,6% violenza sessuale e il 4,3% uno stupro o tentato stupro. Così come a livello nazionale, anche a livello regionale il sommerso rimane elevatissimo: solo il 10,8% delle vittime denuncia la violenza del partner e nel caso la violenza sia commessa da un non partner la percentuale scende al 5,4%.
Per rompere il silenzio e per focalizzare su questo problema l’attenzione di governi, istituzioni e società civile, dal 1999 il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’Assemblea Generale dell’Onu ha ufficializzato una data che fu scelta in ricordo della tragica vicenda delle sorelle Mirabal, tre giovani attiviste violentate, pugnalate e strangolate il 25 novembre del 1960, per ordine del dittatore della repubblica Dominicana.
Per l’occasione il Comune di Bari aderisce e partecipa ad una serie di iniziative promosse da numerose associazioni a partire da questa sera: 24 novembre alle 21 al Bookbar in via Principe Amedeo, incontro a cura di Scritture in Cerchio sul tema “le infinite possibilità di essere donne e uomini contro la logica della sopraffazione”. Domani, giovedì 25 novembre, dalle 7,30, una mostra itinerante dal titolo “Che contorni assume la violenza sulle donne?” partirà dalla stazione centrale per arrivare al Campus. Nel pomeriggio, dalle 18 alle 21, banchetti informativi, video, reading presso la sala consiliare del Comune di Bari. Alle 21 in piazza del Ferrarese – Flash Mob a cura di Link e UDS. Alle 21, sempre nella città vecchia in via Palazzo di Città, Glomorra, Dj set a cura di Clitoridee.