Violenza sulle donne e collusione

Sono piovute molte critiche addosso a Rihanna per avere ammesso in un’intervista a Oprah Winfrey di amare ancora Chris Brown. Quest’ultimo la picchiò la sera dei Grammy Awards del 2009 e le foto di lei tumefatta fecero il giro del mondo. Mi sono incuriosito e per capire quanto di “choccante” ci fosse nelle sue parole ho rivolto la domanda a Giuliano Castigliego, specialista in psichiatria e presidente di uma.na.mente. Ne è uscito fuori un pezzo interessante per T-Mag.

È la vittima che deve decidere se, come e quando fare, con l’aiuto degli altri, i passi che la conducano alla liberazione. Ed è proprio la libertà che il terapeuta le lascia – congiunta all’interesse, all’empatia ed al sostegno concreto – ad aiutare la donna a ritrovare la propria libertà e a fidarsi di essa. Se al contrario il terapeuta si comporta come un “liberatore” non richiesto non aiuta la donna e rinforza invece l’imposizione.Certo il messaggio di Rihanna (“Lo amo ancora”) rischia di essere travisato da ragazze in difficoltà e va adeguatamente chiarito e spiegato, ma è controproducente oltre che ingiusto nei suoi confronti condannarla per questo. Forse è ancora all’inizio di in lungo cammino, ma alla meta deve arrivare lei nei tempi e nei modi che deciderà. Che ovviamente non sono quelli di Hollywood, ma quelli difficili, sofferti e tortuosi della vita reale.