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Violinista, pittrice e scrittrice

Creato il 09 settembre 2014 da Musicamore @AAtzori
Violinista, pittrice e scrittrice

"violetta" suonata da S. Caterina

Oggi voglio parlarvi di una donna del passato davvero straordinaria, che amava l’arte in tutte le sue forme. Lei era violinista ma anche pittrice, scrittrice e perfino danzava. E’ difficile che un’ artista si fermi ad una sola forma d’arte, prima o poi si apre anche ad altre “muse”.

Lei è davvero singolare soprattutto per l’epoca in cui ha vissuto.

Caterina dè Vigri, era nata l’8 settembre del 1413,   un periodo che segna il passaggio fra il Medio Evo e l’età storica Moderna. Sono stati anni di lotte, di congiure, anni in cui sono nati grandi uomini politici, letterati, scienziati, pittori, anni in cui l’uomo iniziava a risvegliarsi, quel risveglio meglio noto come Rinascimento Italiano.

Caterina venne educata alla corte Estense, che all’epoca era al massimo del suo splendore  e in un periodo in cui le donne artiste si affermavano anche in Italia .

Musicista oltre che compositrice , la prima nota ufficiale sulla sua attività si ritrova nel testo di suor Illuminata Bembo (1469) redatto poco dopo la sua morte.

L’educazione acquisita da fanciulla, presso la fiorente corte ferrarese in qualità di dama di compagnia di Margherita d’Este, in un ambiente fastoso e mondano,non le impedisce di maturare l’idea di farsi suora. Entrò giovanissima nel Monastero del Corpus Domini di Ferrara,ove professò la Regola delle Sorelle Povere di S.Chiara e vi rimase fino al 22 luglio 1456,quando viene chiamata a Bologna, per fondare il Monastero anch’esso detto del Corpus Domini.

Non sto qui a raccontarvi i particolari di questa sua vita straordinaria, ma mi voglio soffermare invece su quelli della sua morte davvero ricca di mistero.

Morì il 9 marzo 1463 e venne  sepolta nella semplice terra.  Subito, si verificarono miracoli e guarigioni presso la sua tomba e dopo soli 18 giorni venne esumata; il suo corpo profumava soavemente ed era ancora fresco e morbido; trasudava un liquido non ben specificato, odorante di fiori e muschio,che venne raccolto in apposite ampolle.

Nel 1475 si volle  esporre il corpo della badessa alla venerazione dei fedeli, in posizione seduta e pare che fu allora che il corpo si irrigidì ma, su comando della Superiora, si mise nella posizione che si può ancor oggi verificare: seduta su una cattedra, con gli occhi aperti,vestita con la tonaca.

Molti viaggiatori che visitarono questo sconcertante corpo, ne narrarono le vicende che accompagnarono il suo ritrovamento, e descrivono come le monache clarisse dovessero tagliarle regolarmente le unghie e tagliarle i capelli perchè continuavano a crescerle.

Fu canonizzata da Papa Clemente XI il 22 maggio 1712, solennità della SS. Trinità, dopo un lungo e laborioso processo che vide impegnati, e a titoli vari anche contrapposti, il Monastero e la città di Bologna

Ancora oggi, il corpo della santa trasuda un liquido limpido che imbeve le vesti, e le suore devono cambiarla periodicamente e prendersi cura di lei.

Violinista, pittrice e scrittrice


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