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Non sapremo mai quanto Antonio Stradivari o Giuseppe Guarnieri del Gesù avrebbero potuto gradire, ma per molti dei moderni violinisti contemporanei l'EV potrebbe rappresentare comunque un oggetto del desiderio, seppur non minimamente paragonabile al possesso e al suono ovviamente dei preziosi violini prodotti dai due liutai del XVII e XVIII secolo.
Le novità introdotte da EV sono diverse: il corpo è in fibra di carbonio e la particolare conformazione progettuale realizzata consentono di non dover mantenere il violino con il mento perchè la base gira tutta intorno al collo. Una degna celebrazione di ergonomia musicale. Dopo l' utilizzo del carbonio come materiale di costruzione per gli archi ecco dunque il violino in carbonio. Sarei davvero curioso di provarlo!