Così tocca fare i complimenti a Onekind.org.
Questi signori ci hanno coglionato per benino per un mese annunciando l’uscita di un film con tanto di conto alla rovescia, rilasciando piccoli e grandi indizi che portavano ad una storia di alieni e di incontri ravvicinati, rilasciando online anche degli spezzoni di video ben fatti e concludendo il tutto con una guerrilla marketing per le piazze del Regno Unito.
Ed invece They’re are here non aveva niente a che vedere con gli alieni… e molto poco anche con il cinema.
A mia discolpa posso dire che ho più volte puntualizzato che non c’era nessuna certezza che si trattasse realmente di un film… troppo poche le indicazioni legate alla produzione.
Ma non posso fare a meno di ammettere che il virale è stato perfettamente funzionante.
Vediamo gli ultimi passaggi.
Venerdì scorso (a poche ore) dallo scadere del countdown) appariva su MovieViral (mica su Il Giornale…) una misteriosa intervista che annunciava che domenica non sarebbe apparso solo un indizio importante ma direttamente il film nella sua interezza!
L’annuncio era quantomeno curioso e mi ha portato a pensare che alla fine si trattasse di un film completamente indipendente e probabilmente distribuito online con licenza Creative Commons.
Il che naturalmente ha ulteriormente sollevato il mio interesse.
Poi domenica scade il conto alla rovescia ed ecco la sorpresa!
Un video viene rilasciato… ma non può certo essere un film intero, visto che dura solo sei minuti.
Che si tratti alla fine solo di un corto?
O l’intervista era fasulla è questo è davvero un primo grosso trailer?
Basta guardare il video per avere la risposta.
L’inizio è in linea con i video precedenti.
Breaking News, trasmissioni disturbate, inviati per le strade, misteri.
Poi iniziamo a vedere alcuni personaggi (tre per la precisione). Facce sconvolte, terrore, tensione…
Ed alla fine la sorpresa!
Gli altri, quelli che sono qui, quelli che con noi vogliono dividere la vita e lo spazio su questo pianeta non sono altro che animali.
Il tutto è stato messo in piedi con abilità da OneKind, associazione animalista inglese che ha centrato in pieno l’obiettivo di farsi conoscere.
A questo punto, per onestà, il minimo che possiamo fare è andare a spulciare nei dettagli il loro sito.
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