Magazine Diario personale
[…] Per secoli le donne sono state gli specchi magici e deliziosi in cui si rifletteva la figura dell'uomo, raddoppiata. […] Qualunque sia il loro uso nelle società civilizzate, questi specchi sono indispensabili ad ogni azione violenta ed eroica. […] Questo spiega in parte il bisogno delle donne che spesso sentono gli uomini. E spiega anche perché essi non tollerano la critica della donna; questa non può dire che il libro è brutto, il dipinto debole eccetera, senza suscitare assai più dolore e assai più rabbia di quanta ne potrebbe suscitare un altro uomo con la stessa critica. Giacché se la donna comincia a dire la verità, la figura nello specchio rimpicciolisce; l'uomo diventa meno adatto alla vita. Come potrebbe continuare a giudicare, a civilizzare gli indigeni, a legiferare, a scrivere libri, a indossare il tight e a pronunciare discorsi nei banchetti, se non fosse più in grado di vedersi riflesso, a colazione e a pranzo, almeno due volte più grande di quanto veramente sia? […] La visione dello specchio è per loro immensamente importante, perché carica la loro vitalità […]. Se gliela togliete, l'uomo può morire […].