E’ veramente difficile riuscire a capire se è il caso di partire per una vacanza in questo periodo: una parte del mondo è praticamente tabù per guerre e terrorismo, un’altra parte si ritrova a combattere con spaventose epidemie. Qualche tempo fa si parlava dell’Ebola oggi invece del virus Zika che sta mettendo il veto sui viaggi in America Latina.
Nonostante le autorità cerchino di non creare allarmismi, gli esperti affermano che in paesi con clima tropicale e che inoltre presentano un alto tasso di natalità e densità di popolazione la malattia si sta diffondendo rapidamente e questo ha portato alcuni paesi come la Colombia a sconsigliare alle donne di rimanere incinte per i prossimi 6 mesi, mentre in altri paesi si parla di abolire le leggi che contrastano l’aborto
Non si è ancora posto il divieto di recarsi in queste destinazioni, ma sicuramente le autorità cercano di dare cenni di allerta.
Nonostante si parli molto della presenza di questo virus in America Latina sappiate comunque che esso è presente anche in Africa.
Come si trasmette e quali sono i sintomi del virus Zita?
Il virus Zika è in realtà presente in queste aree da vario tempo, ma fino a ottobre 2015 solo una piccola parte delle persone colpite si ammalavano, il virus ha sempre provocato una forma di malattia piuttosto lieve i cui sintomi compaiono un paio di giorni dopo che la puntura di una zanzara infetta.
Il virus si trasmette con la puntura di zanzare del genere Aedes, le stesse che trasmettono la dengue, la chikungunya e la febbre gialla. La maggior parte delle persone che si ammalano presentano febbri non particolarmente alte ed eruzioni cutanee, a cui si possono aggiungere anche congiuntiviti, dolori muscolari e articolari il tutto in genere scompare in 2-7 giorni.
Qualcosa poi è cambiato e da febbri ed eruzioni cutanee, si è passato ad ipotizzare che questa infezione potesse causare malformazioni nei feti (microcefalia) e problemi neurologici negli adulti. A metà gennaio si è arrivati ad affermare anche se ancora non in modo definitivo che il virus si trasmette da madre a figlio.
Non esiste un vaccino e non si è ancora certi di quanto il virus Zika sia responsabile di queste situazioni da solo o in concomitanza con altri fattori.
Cosa consiglia il Ministero della Sanità italiano?
Quello che si legge in una circolare del Ministero della Sanità è che, sebbene l’Oms non si pronunci ancora in riferimento a restrizioni vere e proprie di viaggi e movimenti internazionali soprattutto verso l’America Latina e le aree interessate dalla diffusione del virus Zika, per precauzione si consiglia alle donne in gravidanza e a quelle che vogliono tentare una gravidanza nei prossimi mesi di rimandare i viaggi programmati per questo periodo.
Se siete in gravidanza, o state provando ad avere un figlio, pensateci due volte.
Una mia amica che vive a Bogotà da circa un anno mi ha confermato proprio ieri che in effetti anche i dottori del posto sconsigliano (anche se non vietano) di muoversi tra i vari paesi dell’America Latina, e lei stessa sta ragionando se rimandare o no il suo viaggio in programma nella zona dei Caraibi.
La stessa circolare del Ministero della Sanità raccomanda anche ai donatori di sangue che abbiano soggiornato nei paesi in cui si sono presentati casi autoctoni di cirus Zika di rispettare la sospensione temporanea della donazione per 28 giorni dal ritorno da quelle aree.
L’epidemia ha già raggiunto 22 paesi in questa area del Sud America ed è la stessa Oms che parla già di 3-4 milioni di casi attesi.
Per chi è comunque intenzionato a partire si raccomanda di seguire però alcune regole fondamentali per ridurre la possibilità di contagio basate principalmente sulla prevenzione delle punture della zanzara responsabile della malattia.
Opuscolo informativo del sito http://www.salute.gov.it/
Utilizzate repellenti per insetti sia all’aperto che al chiuso, vestite con tessuti chiari e non lasciate troppo le parti del corpo scoperte, dormite sotto zanzariere e curate di avere protezioni a porte e finestre, eliminare poi vasi con residui di acqua.
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