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Visioni di Marzo

Da Tallman
MIDNIGHT (USA 1982) di John A. Russo
Visioni di MarzoFilm di scarsa o nulla reperibilità, scritto e diretto dallo stesso sceneggiatore del classico di Romero "La notte dei morti viventi", supportato da un trailer ingannatore che promette meraviglie e nasconde con furbizia tutti i limiti dell'operazione. Midnight è mediocre in tutto, nella recitazione soprattutto, essendo una copia difettosa di "Non aprite quella porta", tranne che nella riuscita atmosfera malsana suscitata non solo dalla sporca fotografia ma anche dalla decadente periferia in cui è ambientata la storia. Probabilmente Russo se avesse dato maggiore importanza alla scelta di attori più validi per conferire più realismo alle interazioni tra personaggi, avrebbe potuto compensare la natura inevitabilmente derivativa dell'opera. Impercettibile o quasi la presenza di Tom Savini nella cura degli effetti sanguinolenti. Nel 1993 ne è stato realizzato anche un seguito anch'esso, pare, piuttosto irrecuperabile. 6/10
Ecco il trailer incriminato


LA CASA 5 aka BEYOND DARKNESS (Italia 1990) di Claudio Fragasso
Visioni di Marzo
Non si sa bene il perchè, ma opere del genere realizzate in Italia vengono sempre criticate, forse giusto per il piacere di andare contro i nostri registi connazionali. Ad ogni modo questo film di Fragasso mi è sembrato molto meglio di tante altre sonnolente pellicole d'oltreoceano sulle case stregate: qui vediamo agire ben due preti nel tentativo di esorcizzare una villa sulla quale grava un'antica maledizione lanciata da una strega. Buoni effetti speciali, ritmo più sostenuto rispetto alla media del genere e attori convincenti rendono La Casa 5 una visione per nulla spiacevole nonostante la trama risaputa. In più ha qualche punto di contatto con il cinema Fulciano da non sottovalutare e che potrebbe spingere i più curiosi a recuperarlo. 6,5/10

THE UNSEEN (USA 1980) di Danny Steinmann
Visioni di Marzo
Trascurabile finto slasher privo di emoglobina in cui tre giornaliste, inviate per fare un servizio su una festa paesana, per un errore di prenotazione dell'hotel, devono ripiegare su un alloggio di fortuna concesso loro da uno strano direttore di un museo che tra le mura della sua casa nasconde un segreto. Tutto il fulcro del film è legato alla rivelazione finale che, oltre ad essere banale, a seconda dei casi potrebbe essere vista malamente dallo spettatore meno paziente e che ha dovuto attendere più di un'ora per una svolta rilevante nella storia. Il resto è pura noia con omicidi facilotti che non sembrano nemmeno tali. 5,5/10

LARVA aka METAMORPHOSIS (Germania, USA 2005) di Tim Cox
Visioni di Marzo
Horror televisivo inaspettatamente uscito un anno prima del buon Slither, visto che più o meno ne propone la stessa trama. In questo caso però le basi narrative sono più realistiche dal momento che i parassiti succhia-sangue nascono come effetto collaterale di un foraggio modificato chimicamente che viene distribuito ai possessori di vari capi di bestiame. A parte questo ottimo punto di partenza, la storia è decisamente ricca di stereotipi e non ha sequenze di spessore. Larva, per limiti di budget, è mal supportato da grossolani effetti speciali che vorrebbero riproporre quanto visto nell'Alien di Ridley Scott ma che cadono vittima delle proprie ambizioni. 5/10

LA CLASSE DE NEIGE aka CLASS TRIP (Francia 1998) di Claude Miller
Visioni di Marzo
Indefinibile e visionaria pellicola francese che funziona esattamente come Afraid of the dark (di cui avevo già parlato qui) e cerca di renderci partecipi dell'immaginazione orrorifica di un bambino e come, attraverso di essa, riesca a rielaborare i traumi vissuti in precedenza. Per tutti gli incubi ad occhi aperti che il protagonista vive, vien facile paragonarlo ad una sorta di versione junior di "Riding the bullet", peccato che la storia rimanga troppo vaga e non riesca a chiudere decentemente uno dei tanti cerchi narrativi aperti. Tuttavia per l'originale contesto della gita scolastica e per la sua predominante natura onirica, La classe de neige riesce in qualche maniera a lasciare un tangibile solco nella memoria del suo destinatario, anche se a prima vista potrebbe sembrare il contrario. 7/10

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