Si chiama Sonia Soberats ed è una fotografa cieca che ha reso la sua passione per la fotografia, in arte. Di origine venezuelana e newyorkese d’adozione, riesce a immortalare il movimento senza renderlo statico. Grazie alla tecnica adottata, dove la luce disegna l’oscurità.
Sonia, madre di due figli, che morirono in pochi anni, single. La donna nel frattempo iniziò a perdere la vista a causa di glaucoma, che in 6 mesi la portò alla cecità totale.
Iniziò a frequentare un corso di fotografia a Manhattan, che le permise di venire a contatto con persone con il suo stesso handicap, che avevano nella fotografia una modalità di espressione.
Sonia non cattura un momento in particolare. Attraverso la sua personale tecnica “Pintando con la lùz”, ovvero “dipingendo con la luce”, ha sviluppato la sua arte. Tutto si basa su qualche sensazione percepita: un odore, suoni, o qualsiasi altra cosa. Dopo torna nella sua camera oscura, dove viene aiutata da un assistente che svolge il ruolo che dovrebbero avere i suoi occhi. Il risultato è un’immagine dove è possibile vedere il movimento e dove la luce colora i particolari importanti per l’artista. Una volta terminato il lavoro, l’assistente descrive il risultato. Se non è ciò che “vede” Sonia, si ricomincia dall’inizio.
Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono.
José Saramago da Cecità
Sonia Soberats: http://www.flickr.com/photos/seeingwithphotography/sets/72157613355579108/
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