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VISIONI E SPERANZEOggi sono andata a fare il mio primo co...

Creato il 07 aprile 2011 da Martahasflowers
VISIONI E SPERANZEOggi sono andata a fare il mio primo co...
VISIONI E SPERANZE
Oggi sono andata a fare il mio primo colloquio con una professoressa.
In quanto madre, dico.
Il primo con una prof, non con una maestra.
Ed è diverso.
Sei diversa tu.
Perché dalla maestra vai tutta pervasa da una sorta di tenerezza,
pronta a sentire parlare del tuo bambino:
se è "bravo, bello e buono", come diceva la mia vecchia zia Mari.
Dalla prof delle medie ci vai in uno stato di vaga soggezione,
perché ti torna dentro un po' quella roba che provavi tu davanti alla prof,
trent'anni fa (!).
Vai lì e ti siedi composta su una sedia per grandi,
non sulla solita seggiolina delle elementari.
E ascolti, compita e ubbidiente.
E intorno a te non c'è il vociare dell'infanzia,
ma il ciondolare ormonale della pre-adolescenza.
Ragazzine con fare vagamente ammiccante,
ragazzotti né carne né pesce,
goffi e poco convinti nel loro darsi un tono,
tutti con la felpa, tutti a gruppetti di due o tre.
Maschi di qui, femmine di là.
Stasera poi, tornata a casa, Simone mi ha chiesto di aiutarlo a risolvere alcune espressioni con le potenze che non gli venivano.
Panico.
Espressioni con le potenze?!?!?!
Mi siedo fingendo calma e sicurezza,
guardo questa fila di numeri tra parentesi tonde e quadre,
meno-più-per-diviso,
e di nuovo, non so più nemmeno io da dove, mi è venuta la reminiscenza,
che prima devi svolgere le tonde e dopo le quadre,
prima le potenze e poi a scendere, il per e il diviso, e solo alla fine le somme e le sottrazioni.
E stavo lì accanto a mio figlio non più davvero bambino,
e pensavo a come va a sbalzi la crescita,
o almeno la consapevolezza che questa sta avvenendo o è già avvenuta.
"Suo figlio scrive storie stranissime, di esseri umani che si trasformano, di pericoli e di salvezza", mi ha detto la professoressa.
"Suo figlio è un visionario".
E mi è sembrata una cosa bellissima.
Che mi figlio stia crescendo,
che mi prenda per mano paziente per farmi ritrovare un sapere dimenticato,
che si metta la felpa, ma si fermi lì nel seguire la moda.
Che sia un visionario.
Perché solo nei visionari, in un mondo conciato e meschino come il nostro, si può riporre la speranza di un vero, profondo, sospirato cambiamento.
Che la vita non ti spenga, amore mio.

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