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Visioni Fuori Raccordo: “Brasimone” di Riccardo Palladino

Creato il 05 ottobre 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Brasimone

Anno: 2014

Durata: 45′

Genere: Documentario

Nazionalità: Italia

Regia: Riccardo Palladino

Un’esperienza visiva, sonora, ma soprattutto temporale: Brasimone di Riccardo Palladino, in concorso alla settima edizione del Visioni Fuori Raccordo, è un documentario raffinatissimo, contemplativo, in cui le immagini vengono giustapposte, attraverso un meticoloso lavoro di montaggio, in maniera tale da far emergere la memoria di un paesaggio, scalzando però la dimensione squisitamente cronologica, e favorendo, in tal modo, l’emergere di un flusso temporale – emotivo che abbraccia lo spettatore, invitandolo a farsi trasportare.

Brasimone è un lago situato negli Appennini, tra Bologna e Firenze, noto, oltre che per la bellezza del suo paesaggio, per essere stato il luogo che avrebbe dovuto ospitare una centrale nucleare, che poi, per fortuna (ci fu il referendum abrogativo), non entrò mai in funzione. Però è rimasta la sua carcassa, la sua traccia che deturpa l’ambiente, e proprio da questa suggestione è sorta l’idea del regista di realizzare un film che cercasse di rievocare la vita pulsante del lago e dei suoi abitanti.

Le immagini di archivio, che mostrano per lo più scene di vita quotidiana, vengono ‘miscelate’ con immagini attuali girate in digitale, ma anche in pellicola, e ciò proprio per restituire questa ‘durata’ temporale in cui il passato non viene rubricato nella rimessa della Storia, ma rivive accanto al presente, anzi si ha la sensazione di “assistere all’eterna fondazione del tempo, alla sua scissione originaria in tempo cronologico e non”. Il gesto quotidiano (andare a raccogliere funghi, pescare, farsi il bagno nel lago, giocare a carte) diviene atto di resistenza istintivo, che non cade mai nella retorica dialettica dello scontro, anzi è proprio il perseverare disinteressatamente nelle proprie occupazioni a costituire l’argine ultimo alla colonizzazione del ‘progresso’.

L’ottimo montaggio del sonoro restituisce lo scorrere placido della vita del lago, non ci sono urla, strepiti, tutto è armonia: seguiamo una bambina affaccendata a fare i compiti, un uomo che ogni giorno esamina il sismografo situato presso il lago, una signora che controlla la crescita delle sue piante in una piccola serra, ma – ed è questa l’eccezionalità di questo documentario – a tratti perdiamo la cognizione del tempo, cioè non possiamo più percepire con esattezza quando si svolgano queste azioni, se adesso o vent’anni prima. Il tempo cronologico viene ‘perforato’ da una dimensione astorica che rende la vicenda del lago di Brasimone paradigmatica, non collocabile, sempre viva, anzi sembrerebbe che, nelle intenzioni del regista, la centrale nucleare sia solo un pretesto per potere lavorare sulle immagini, attraverso un processo visivo e sonoro che restituisca l’eccedenza di senso di un luogo che diviene metafora di un modo di ‘essere nel mondo’.

Luca Biscontini

Visioni Fuori Raccordo: “Brasimone” di Riccardo Palladino
Scritto da il ott 5 2014. Registrato sotto FESTIVAL, RECENSIONI FILM VISTI AI FESTIVAL, TAXI DRIVERS CONSIGLIA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione “”

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