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Visioni: l’arte e le donne di Adele Ceraudo

Creato il 07 luglio 2012 da Wsf

Visioni: l’arte e le donne di Adele Ceraudo

Adele Ceraudo, le donne come soggetto imperante, l’indagine pittorica è anche sull’identità?
visto che i tuoi corpi si doppiano, triplicano…
Grande bravura nei tuoi tratti grafici.
Definire le tecniche mistiche è forse ridurle ad tempo passato?

La donna come soggetto che, in maniera assolutamente naturale, mi ha ispirata, da sempre, da che ho memoria,sin da quando ho iniziato a disegnare….sempre figure femminili. Anche un po’ tutto ciò che mi circondava, ma il mio interesse è sempre stato rivolto al femminile, oppure agli incubi, ai mostri sovrannaturali….

Ritengo fortemente che si tratti di ricerca, di un percorso molto intimo e mentale, di stomaco e cuore, spirito e cellule, sangue e respiro….ora non disegno più i mostri….ma corpi bellissimi rappresentati specularmente….forse i mostri che sono dentro di ognuno, assieme alla bellezza, all’amore e armonia…il tutto che esiste e combatte, dentro tutti noi.

Visioni: l’arte e le donne di Adele Ceraudo

Pare che le tecniche sembrerebbero il cuore delle possibilità espressive del moderno, ma la differenza tra artista e artista è proprio nel domare la tecnica al propria  volontà emotiva di raffigurazione?

Del resto, i luoghi della tecnica, gli studi artistici insomma, sono grandi fucine di possibilità, soprattutto di libertà creativa.
Liceo, Accademia di Belle Arti, sono sotto pressione in questi anni di tagli e di impoverimento della grande tradizione di cultura artistica italiana.
Leggiamo orgoglio nel tuo citare il Michelangiolo dei disegni. 

Il passaggio alla Biennale, offre ancora grandi possibilità o la vetrina della laguna è in declino?

Credo molto nella tecnica. Non la considero fine a se stessa o mero virtuosismo(…ma, anche se fosse??). E’ per mezzo di essa che riesco a creare la magia. Solo se sono felice ed emozionata, eccitata, rapita, per ciò che creo e mentre lo creo, riesco a trasmettere tutto con le mie creature!!!

Disegno da quando ero bambina, alle scuole medie mi sgridavano e punivano, mi dicevano che non sarei arrivata da nessuna parte con i miei disegnini….

Al Liceo artistico ho iniziato a trovare me stessa…a capire che avevo una importante attitudine e, all’ultimo anno, ero io che aiutavo i miei compagni….

All’università, la facoltà di Architettura a Firenze, nonostante non fosse ciò che realmente desiderassi, ho imparato la precisione della linea e delle proporzioni, la storia dell’Arte e dell’Architettura….il Rinascinamto…

….poi ho iniziato a fare teatro e cinema….a vivere senza regole e cercare di perdermi…senza mai smettere di disegnare….

Viviamo in un mondo in cui la possibilità di accedere ad ogni tipo di conoscenza è lì, a portata di mano….dobbiamo solo sentirlo, decidere e volerlo. Dopo aver capito cosa, bisogna lavorare duro, fuori e dentro di se,  senza lamentarsi o pensare a ciò che non si possiede, cadere e rialzarsi. Lavorare subito! Sempre. Investire, nutrirsi di  esperienza, imparare, esercitarsi…di solito si soffre un po’…ma lavorare!!!!

La Biennale? Credevo che mi avrebbe cambiato la vita ma ho capito che, ogni mio passo, ogni singola decisione, può cambiare la mia vita, ed è sempre così. Ogni giorno. Ogni momento!

Visioni: l’arte e le donne di Adele Ceraudo

Dice di lei:

“Poter leggere ovunque gioia e bellezza, riportandole, nell’altissimo momento di ispirazione, su un foglio di carta, con la penna bic. Venerare e lodare ogni giorno la bellezza e la vita, attraverso il disegno del corpo femminile; millimetro dopo millimetro, con la penna, che non concede possibilità di errare; con amore, pazienza, attesa, onestà e dedizione totale; nel religioso e intimo silenzio delle cinque del mattino, quando sono “collegata” a quel qualcosa che è più in alto dell’umana conoscenza. Ogni giorno. Con le donne e per le donne, ma per tutti. Che dono meraviglioso ho ricevuto…ed ora è il mio mestiere, la mia missione…”

Dicono di lei:

“Così le donne disegnate da Adele sono spesso scosse, segnate, ferite, tormentate, offese da soprusi atavici, ma al tempo stesso sensuali, provocanti icone di bellezza, ragazze di vita, ammalianti seduttrici e insieme materne, donne coraggiose, audaci guerriere, catalizzatrici di energie, punti di riferimento, modelli di valore.
Il seme della loro rinascita si cela nella loro consapevolezza di essere, in quanto donne, portatici di valori universali ed eterne e custodi di un’energia creativa indistruttibile senza tempo, che nessun abuso potrà mai annientare, ma solo temporaneamente calpestare.
Il sentore del loro riscatto è già contenuto nel disegno, cuore della potenza creativa di Adele, donna e artista, che mentre disegna recita un inno alla lotta, alla vita e alla vittoria…”[Simona Capodimonti.]

Le visioni di Adele Ceraudo si spogliano di ogni vestito, di ogni convenzione, si denudano di ogni formalità. E rivestendosi di puro inchiostro – quello della penna a sfera – confessano un’interiorità affascinante e travagliata, che ammalia, cattura e ipnotizza, esprimendosi attraverso un’irrefrenabile vitalità del segno, una magistrale padronanza del tratto. Un tratto incessantemente indagatore che, nel riprodurre un semplice dettaglio anatomico, dall’epidermide s’insinua nella carne per liberare le profondità dell’anima. Così i volti delineati dalla Ceraudo – anche solo accennati – le fisionomie perfette e i corpi da lei disegnati – belli fino allo struggimento – nel mostrare se stessi raccontano pause, tensioni, spasmi impalpabili: nodi emozionali inestricabili, vibranti di un’energia silenziosa e raffinata.[Geraldina Polverelli]

Visioni: l’arte e le donne di Adele Ceraudo

Biografia:

Adele Ceraudo, artista cosentina di nascita, romana di adozione. Si diploma al liceo artistico e prosegue la sua formazione presso la facoltà di architettura a Firenze, dove approfondisce lo studio delle linee e dell’armonia che caratterizzano nel tempo la sua produzione.
Esprime la sua personalità variegata, lavorando contemporaneamente come grafica, illustratrice e attrice.
Esordisce con la personale “Nudi a penna” a Cosenza (2007) ma è a Roma dove si trasferisce e vive, in cui conosce e si confronta con artisti, storici dell’arte, fondazioni e gallerie, internazionali e locali. Ha la sua prima personale romana alla Galleria dell’Orologio (2009), mostra replicata nello stesso anno a Barcellona, partecipa a premi di arte contemporanea, e a collettive accanto a noti artisti in occasione di aste di solidarietà, “Learn to be Free” promossa da Irene Pivetti (2009) e “Fabula in Arte” in asta con Christie’s (2009 e 2010) nei musei Greco e Mastroianni di San Salvatore in Lauro; espone nel foyer del teatro Quirino (2010)e, al museo Centrale Montemartini a Roma, come finalista del premio Talent Prize.
Dopo una fortunata personale(2010) nel Museo Civico dei “Bretti e degli Enotri” di Cosenza, l’artista,come Presidente dell’ass.Green Generation, è promotrice della rassegna “Battiti-con le donne,per le donne” di cui è madrina Irene Pivetti.
Partecipa alla 54° edizione della Biennale di Venezia, padiglione Calabria (2011) e, a Venezia, per la mostra “l’ombra del divino nell’arte contemporanea” sempre a cura di Vittorio Sgarbi.
È presente, in esposizione permanente, a Palazzo de Brutii di Cosenza con un’opera dedicata alla figura Di S.Francesco di Paola; viene invitata alla Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Istambul “Immagine Italia, l’arte ambasciatore della cultura italiana nel mondo”; alla mostra collettiva “Pensieri in arte” nella prestigiosa Galleria Pio Monti, Roma.
Alla galleria Opera Unica, per la prima volta l’’artista si confronta con la creazione di una installazione “GUARDAMI”disegni a biro,mash forato di grande dimensione ed un tappeto stampato con immagini e parole, “riempendo” uno spazio di 3x2x6metri.
Una mostra personale, nel Castello Chiaramontano, a Racalmuto “Eros…linguaggi plurimi del corpo” a cura di Francesco Gallo Mazzeo.
Presente alla II edizione della fiera d’Arte Contemporanea di Arezzo.
Diverse anche le partecipazioni ad eventi solidali e, donazioni di opere per aste di beneficenza a favore di cause sociali e culturali, intese come percorsi fondamentali, nella filosofia di vita dell’artista.
Sono in programmazione, una mostra personale dedicata ai grandi maestri del Rinascimento ed alle immagini icone della nostra storia dell’arte,in collaborazione con grandi fotografi italiani ed europei, in chiave contemporanea ma soprattutto, al femminile; inoltre un libro di foto e disegni, con Teresa Emanuele(fotografa)in cui verranno ritratte ed intervistate le più importanti figure femminili italiane, in ogni campo, a fini benefici;un ciclo di mostre in Cina con ONLY ITALY di Irene Pivetti.

Adele Ceraudo Facebook: http://www.facebook.com/pages/Adele-Ceraudo/277891925615537


Filed under: Disegni, Pittura, visioni visive Tagged: a mano armata, Adele Ceraudo, arte, il nero delle forme, Pittura, visioni, WSF

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