L’11 dicembre si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto di marketing territoriale “Visit Bitti” nella splendida cornice di “Casa Calvisi” che ospita la mostra “Collettiva artisti bittesi”, nel rionestorico di Monte Mannu.
Il progetto è stato fortemente voluto dal tessuto economico bittese, che per la sua spinta innovativa ha ricevuto anche un parere positivo della Camera di Commercio di Nuoro.
Rendere accessibili le informazioni su un territorio, come quello di Bitti, con un grande potenzia le che per diventare vero e proprio polo di attrazione turistica ha bisogno di farsi conoscere. Questo è l’obiettivo di “Visit Bitti”, che si articola in un sito web multilingua (italiana/inglese), una mappa cartacea distribuita nei punti strategici di accesso all’isola e degli incontri di formazione rivolti agli operatori del settore che impareranno a utilizzare al meglio gli strumenti offerti dalla Rete per promuoversi e informare il turista in maniera coerente, coordinata e ottimizzata.
L’azione di rete degli operatori locali risponde alla necessità di fare emergere le eccellenze e gli unicum archeologici, culturali, artigianali ed enogastronomici presenti nel territorio ma ancora poco battuti dai percorsi turistici, anche internazionali, che frequentano le aree costiere della Sardegna e che troppo spesso tralasciano le bellezze delle aree interne dell’isola“Tutto è nato da un’idea social, una pagina Facebook, per costruire l’immagine di un paese sperso nel centro della Sardegna con un’offerta turistica fatta di piccole cose autentiche, che poi è quello che oggi una grande fetta di turismo ricerca – ha detto Dario Giovanetti, general manager dell’hotel ristorante Su Lithu – “Non esiste solo la stagione balneare in Sardegna, bisogna portare i viaggiatori a scoprire l’entro terra dell’isola. Così abbiamo deciso di mettere insieme operatori privati, di lavorare tutti insieme per far diventare Bitti una destinazione turistica. Il logo infatti richiama i colori dell’isola, una quercia che caratterizza la nostra terra e i tenores per contraddistinguere l’identità bittese”.
“Ringrazio chi ha permesso questo importante appuntamento perché parte dal basso, da privati che hanno investito le proprie risorse dimostrando lungimiranza nel voler creare un progetto per mettere Bitti al centro – ha detto il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini – La mia gratitudine va a loro e voglio dare la massima disponibilità del Comune a sostenere l’iniziativa in futuro. Contatesulmiosostegnoperchéc’èbisognod’iniziativechefaccianoemergerel’importanza di fare rete e comunicare insieme una destinazione per raggiungere un obiettivo comune”.
Complimenti sono arrivati anche da Agostino Cicalò, presidente della Camera di Commercio di Nuoro: “Questo è l’esempio che ci sono persone che si danno da fare per promuovere il territorio con determinazione e sostanza. Visit Bitti può essere considerato un pezzo del progetto più ampio regionale che noi stiamo portando avanti. Senza l’aggregazione territoriale non si va da nessuna parte”
“Bitti oggi fa un passo che altre destinazioni più blasonate non hanno ancora fatto – ha detto il Presidente Feder alberghi Sardegna, Paolo Manca – Bisogna mettere a sistema un’isola che oggi è troppo disomogenea e che ha potenzialità infinite anche nell’entroterra. Oggi fare turismo non vuol dire solo ospitalità ma mettere a regime tutto il resto della filiera, trasmettendo l’esperienza da chi nella destinazione ci vive al viaggiatore. L’ospite vuole sempre di più essere coinvolto in esperienze autentiche sul territorio che richiamino la tradizione, gli usi, i costumi e le abitudini del luogo”.
Il direttore della Confcommercio di Nuoro Ogliastra, Gianluca Deriu ha anch’egli posto l’accento sulla caratterizzazione di adesione spontanea degli operatori locali nel progetto Visit Bitti: “Finalmente sono i privati che fanno il prodotto turistico. L’ospitalità vuol dire organizzazione ma anche comunicazione e competenza, per questo la Confcommercio sta puntando su corsi di formazione per gli operatori”.
Infine Manuel Cazzaniga, del tour operator Blueberry travel e coordinatore del progetto Gaveena ha sottolineato l’importanza di farsi conoscere all’estero: “La maggior parte dei turisti stranieri non sa neanche che esiste la Sardegna e se lo sa conosce solo la Costa Smeralda. Noi cerchiamo di portare il turista a scoprire e immergersi in attività autentiche per vivere a pieno i territori. Per questo abbiamo bisogno di iniziative del genere per creare una sinergia di operatori che condividano la stessa visione”.