È stata definita “storica” dai media locali e internazionali la visita del premier etiope Hailemariam Desalegn a Gibuti, che si è conclusa ieri. Mai, in effetti, un primo ministro dell’Etiopia aveva visitato il paese confinante, che pure da una quindicina d’anni ha visto intensificarsi le sue relazioni economiche col più grande vicino.
Al centro della “tre giorni” di Desalegn nello stato costiero ci sono appunto i rapporti commerciali: in particolare i due governi hanno deciso la costruzione di un gasdotto che dall’Etiopia raggiunga l’Oceano Indiano attraverso Gibuti. Un’opera pubblica che si aggiunge alla ferrovia in costruzione – grazie alla collaborazione cinese – tra le due capitali. Tra gli argomenti affrontati da Desalegn col capo di Stato gibutino Ismail Omar Guelleh, infine, anche la fornitura di elettricità che sarà resa possibile dopo la costruzione dell’enorme “Diga del Millennio” che le autorità di Addis Abeba stanno costruendo sul Nilo.
Malgrado la visita di Desalegn non abbia precedenti, i rapporti tra Gibuti ed Etiopia sono saldi e importanti da tempo: dopo la guerra etiopico-eritrea (1998-2000), l’ex Somalia francese è infatti diventata praticamente l’unico accesso possibile per Addis Abeba all’Oceano Indiano.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)