Tornando al mio primo intervento, quello che mi ha dato fastidio in tutta questa storia, non è tanto la "mancanza di gusto"* o di spirito critico da parte dei clienti del classico quanto la farsa rappresentata dai vari produttori ed espositori. Sembrano vendere l'ancestrale arte italiana di produrre e disegnare mobili esclusivi. In realtà nessuno di loro si metterebbe quel mobilio, spesso fatto male in Cina, in casa propria.
Fortunatamente qualche espositore è riuscito a sfuggire a questo fastidioso trend. Ne voglio citare solo due, Annibale Colombo, che come ogni anno ha presentato un stand colto e raffinato e Sige Gold, che riesce sempre ad interpretare con freschezza il mondo del classico.
*(“Nulla è bello. Tutto dipende da chi guarda, la bellezza è versatile.”- Philippe Starck. Questo è vero per chi ha avuto la fortuna di poter scegliere, non per chi ha una visione limitata, falsa...)