Visita al Rifugio Animali Felici (Brissago Valtravaglia – VA)

Da Jibril84

Lo scorso mese sono stata a Luino. Il Rifugio Animali Felici si trova a 15 minuti d’auto da lì: quale occasione migliore quindi per visitarlo? I volontari preferiscono limitare le visite alle giornate di “porte aperte” ma, fortunatamente per me e gli amici che mi hanno accompagnato, hanno fatto un’eccezione Vi consiglio di seguire la loro pagina Facebook per sapere quando sarà organizzato il prossimo evento.

Il rifugio ospita cavalli, asini, cani, gatti, capre, pecore, conigli, porcellini d’india, furetti, maiali, cinghiali, cerbiatti, cigni, oche, galline, piccioni e altri volatili, volpi, una mucca, un pappagallo, un tasso e… spero di non aver dimenticato nessuno!

Ci sono oltre 300 animali, salvati dal macello, da allevamenti intensivi, da maltrattamento o abbandono. Al rifugio ricevono tutti un nome e vivono fino alla loro morte naturale.

Francesca, una volontaria molto disponibile e paziente, ci ha fatto da guida per tutto il percorso, raccontandoci la storia degli animali ospitati.

L’associazione è stata creata da Giancarlo Galli, simpaticissimo settantenne vegano: ha da sempre a cuore la sorte degli animali più indifesi, che ha iniziato ad accogliere nel 2002 per offrire loro una vita dignitosa. Il Rifugio Animali Felici, per poter sopravvivere, si regge sull’aiuto dei volontari e sull’altrettanto indispensabile supporto economico che, ci hanno riferito, arriva soprattutto dalla Svizzera, in quanto in Italia questa associazione è poco conosciuta. Che ne dite, li facciamo ricredere?

Ma passiamo alla mia esperienza. Non credevo che le capre potessero essere così affettuose!

Non smettevano di strusciarsi contro di noi, come dei gattini… peccato che la stazza di alcune di loro fosse abbastanza “importante”, tanto da farci quasi cadere Le più simpatiche erano due caprette, madre e figlia, per metà bianche e per metà nere.

Cani e gatti, onnipresenti, ci hanno accompagnato elemosinando qualche carezza. In particolare un gattino bianco e nero ci ha seguito dall’inizio alla fine della visita

Vedere i pulcini correre dietro alla mamma-gallina mi ha fatto pensare ai polli da carne, che in realtà non sono altro che pulcini di 20 giorni, appositamente “gonfiati” per essere macellati e venduti il prima possibile.

I maiali, i miei preferiti, mi hanno messo un po’ di tristezza: molti di loro, appartenenti ad una razza selezionata perché ingrassi il più possibile, anche con un’alimentazione controllata sono ingrassati tanto da toccare il terreno con la pancia.

Tra gli animali che non mi aspettavo di vedere c’erano un amichevolissimo tasso che ci ha fatto le feste come un cagnolino, una bellissima quanto spaventata volpe e dei bellissimi cerbiatti… che ci avrebbero volentieri preso a cornate, se non fosse stato per la rete che ci separava
Al termine del giro abbiamo visto l’imponente mucca Shila. Era la prima volta che vedevo una mucca da vicino e devo ammettere che, se non fosse stata dietro un recinto, avrei avuto anche un po’ paura ad avvicinarla!

Ecco altre foto: le più belle sono state scattate dal mio amico Alberto.

Ed ecco una chicca



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