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Visitando i laboratori boiron

Da Ideamamma

VISITANDO I LABORATORI BOIRON

Devo dire che visitare i laboratori Boiron è stata una bellissima esperienza: sia per il viaggio fatto, sia per le nuove cose apprese, sia per le notevoli informazioni acquisite sia… per ciò che ho potuto vedere con i miei occhi ovvero le diverse fasi di lavorazione. Sono rimasta “estasiata” dalla passione con la quale il personale lavora all’interno e come ne parla: grande professionalità e impegno insomma, una vera passione per il lavoro che stanno svolgendo. E’ stata la prima volta che delle persone comuni, dei blogger, quindi dei non professionisti del settore hanno varcato le porte dei laboratori e devo dire che… servirebbe proprio dare una maggiore informazione su questo argomento perché il processo di lavoro è tanto, accurato e meticoloso e saperne di più di sicuro potrebbe aprire nuove orizzonti.

VISITANDO I LABORATORI BOIRON
Anche se il tempo a nostra disposizione non è stato molto, siamo lo stesso riusciti a visitare 2 laboratori presenti a Lione; nel 1° laboratorio siamo stati accolti da Valérie Lorentz-Poinsot, direttrice generale che ci ha fatto una presentazione del tipo di lavoro svolto per poi lasciare la parola a Corine Mur che ci ha invece accompagnato all’interno dove, accompagnati da un’interprete e dotati di cuffiette che traducevano in simultanea visto che lì tutti parlano francese… un nuovo mondo ci stava aspettando.
Abbiamo potuto camminare all’interno dei laboratori ma prima ci siamo dovuti “bardare” con cuffietta, copri scarpe e grembiule per non portare sporcizie all’interno; una volta dentro abbiamo iniziato la nostra spedizione nelle varie zone di lavorazione a partire dall’arrivo delle materie prime.
VISITANDO I LABORATORI BOIRON
Già questa zona mi ha lasciato un segno per come vengono studiate e controllate le singole materie prime da cui poi parte la lavorazione; materie che possono essere vegetali, animali o chimiche e solo per questo primo controllo ci lavorano ben 100 persone. Passato questo primo controllo ad ogni lotto di materia viene assegnato un fascicolo con un codice a barre che seguirà la materia fino alla fine del processo ma anche dopo l’acquisto: in questo modo, qualsiasi cosa succeda, sarà sempre possibile risalire all’origine.
Impossibile scrivere tutto il processo di lavorazione, vi posso solo dire che è un lungo processo dal quale mi è sorta una domanda: “può succedere che del prodotto sia da buttare perché non passi un controllo?” Mi è stato detto che in 1 anno solo 2-3 lotti non passano il primo controllo questo perché, soprattutto per le materie vegetali, molto dipende dal tempo, dalla pioggia insomma dal tempo a cui sono state esposte.
VISITANDO I LABORATORI BOIRON
Nel 2° laboratorio abbiamo invece potuto assistere alla creazione dei granuli e delle compresse; anche qui un processo molto lungo pensate che per realizzare 1 solo granulo sono necessari 14 giorni. Non so voi ma io sono rimasta a bocca aperta: 14 giorni per 1 solo granulo? Caspita. Pensate che in questi laboratori il processo di lavorazione non si ferma mai, si lavora 24 ore su 24 dove però di notte viene lasciato il compito alle sole macchine per il processo di asciugatura;
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in questo modo quando i laboratori riaprono al mattino, si trova il prodotto già pronto per il continuo della lavorazione. Altro processo molto interessare da vedere è l’inscatolamento: un’enorme macchina che a partire dalla singola compressa, finisce insieme a molte altre dentro una scatola per poi venire confezionata; nonostante abbia lavorato in una stamperia e quindi conosca bene i grandi macchinari, devo dirvi che sinceramente sono rimasta sbalordita.

Insomma, è stata proprio una bella esperienza e ringrazio Boiron per averci invitato e ospitato; un grazie anche al bel gruppo con il quale ho viaggiato e che mi ha fatto compagnia nonché al bel gruppo che ci ha seguito e assistito durante tutto il soggiorno a Lione.

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