Ospite da una cara amica in quel di Cortona, abbiamo pensato di passare un pomeriggio in una breve ma intensa visita alla città di Siena, che ancora non avevo mai visto. Quindi lunedì 30 Dicembre partiamo con pieno di benzina e playlist carica alla volta di Siena. Pur non avendo idea delle indicazioni stradali da seguire, puntiamo il simbolino del centro ed in 45 minuti siamo al parcheggio coperto di Porta Ovile. A parte il fatto che ci è toccato pagare 1,80 euro all'ora, lasciamo la macchina e ci incamminiamo su per una salita mozzafiato - non per la bellezza ma per la ripidità - ed arriviamo in una delle vie centrali di Siena, Via della Città mi sembra. Arrivate nella bellissima Piazza del Campo, ci fermiamo per un attimo ad ammirare la Torre del Mangia del Palazzo Comunale da una parte della conchiglia - senza salirci perché la mia amica Giulia soffre l'altezza - e la trecentesca Fonte Gaia dall'altra.
Tutto intorno al perimetro si affiancano numerosi locali "tuttofare": ristorante/brasserie/bar/pizzeria/tea-room. Le insegne dicono proprio così! Abbiamo girato tutta la piazza ma un barrettino normale che non fosse apparecchiato per metà dei tavoli non siamo riuscite a trovarlo.
Scoraggiate, ci siamo dirette verso il Duomo: seguendo le indicazioni agli angoli delle strade non è stato difficile. Arrivate la paura ci ha aggredite non poco per la lunga fila che sostava di fronte alla biglietteria, ma con coraggio e spirito d'avventura ci siamo accodate e, per fortuna, accorte che il lombricone scorreva assai bene. In pochi minuti avevamo i nostri biglietti si-pass OPA in mano, che con 8 euro ci hanno permesso di visitare il Duomo, il Battistero, la Libreria Piccolomini, il Museo dell'Opera e volendo anche la Cripta, il Facciatone e l'Oratorio. Noi ci siamo fermate ai primi quattro, ma è stato comunque conveniente. Abbiamo visto delle meraviglie uniche, testimonianza dello sfarzoso lusso che la Chiesa ed i suoi rappresentanti nel quale si sono sempre assicurati di sguazzare. L'oro era praticamente ovunque, per non parlare dei marmi di ogni colore e delle spettacolari opere d'arte ospitate sia nel Duomo che nel Museo.
Le più impressionanti per me sono state sicuramente la volta stellata della cupola, illuminata magistralmente dalla lanterna seicentesca del Bernini, e gli affreschi della Libreria Piccolomini opera del Pinturicchio. In origine doveva contenere il ricco patrimonio librario di Papa Pio II, ma oggi custodisce invece numerosi antifonari miniati del XV secolo. All'inizio ed alla fine della sala ci sono delle panche in legno su cui è possibile sedersi ed ammirare la brillante ma schiacciante maestria che si trova sui muri intorno a te.
Il duomo è molto particolare, diverso dalla maggioranza degli altri che ho visto, con questa prevalenza di bianco e nero delle grandi colonne striate, colori simbolo dello stemma di Siena. Pregevoli opere lo arricchiscono alle pareti come sul pavimento, come il Pulpito di Nicola Pisano e l'altare Piccolomini.
Purtroppo non è stato possibile accedere alla parte dell'abside, del coro e dell'altare maggiore, e neanche all'interno delle cappelle di San Giovanni Battista e della Madonna del Voto. C'era troppa gente! Comunque, visitato il Duomo ci siamo poi spostate verso il Museo dell'Opera del Duomo, al quale si accede da una porta un po' nascosta proprio accanto alla biglietteria. E qui siamo state accolte con questo incoraggiante pensiero:
Il percorso all'interno del museo era un po' confusionario, le opere non erano disposte secondo un ordine logico e l'atmosfera era ovunque pesante e oppressiva. Sarà stato per le reliquie che ti trovi di fronte da ogni parte ti giri. Non sono inquietanti?
In ogni caso, abbiamo potuto ammirare la Maestà e la vetrata create per il Duomo di Siena dal maestro della scuola senese Duccio di Buoninsegna. Entrambe bellissime, anche se non valorizzate al massimo nell'esposizione. Non posso mettervi foto di queste due opere meravigliose, perché purtroppo era proibito scattarne. Odio questa stupida regola! Ve ne metto qualcuna random
E' stata tutto sommato una bella gita, conclusa con un buon tè caldo ristoratore al bar "al Mangia" in Piazza del Campo ed un tranquillo ritorno a casa. Posso dirvi però che, salvando il centrissimo della città, non appena ci si sposta verso l'esterno Siena non è più un granché, anzi! Quindi visitatela, se non lo avete mai fatto, ma mantenetevi nelle vie principali, mi raccomando!