“Ma quando ci ricapita di andare in Lussemburgo?”
Questo è stato ciò che abbiamo pensato nel momento in cui abbiamo deciso di visitare il Lussemburgo durante il nostro recente on the road.
Il Lussemburgo è uno di quei luoghi che non vengono mai presi in considerazione come meta per un weekend e sono sincera: è una scelta giusta.
Non fraintendete, ciò che voglio dire è che nonostante sia una realtà deliziosa non vale comunque un viaggio, ma una sosta si.
Non so per quale assurda ragione sulla mia memory card non ci siano foto del Lussemburgo, forse avevo lasciato a caricare la reflex..Scusate!
Mi vergogno ad ammettere che prima di organizzare il viaggio e di stabilirne le tappe non sapevo con precisione dove si trovasse questo microscopico Stato -per spostarsi da un confine all’altro si impiegano solo due ore-, ma ora posso dirvi che la sua posizione gli consente di essere raggiunto da diverse capitali europee.
Dopo aver ritirato l’auto all’aeroporto di Francoforte Hahn ci siamo messi in marcia, arrivando a destinazione in poco più di un’ora.
I paesaggi attraversati sono molto semplici e trasmettono un senso di tranquillità, in quanto si tratta di zone poco turistiche fatte di paesini con i tetti a punta, prati immensi e innumerevoli pecore o mucche.
Non mi aspettavo granché, ma Città di Lussemburgo mi ha piacevolmente stupita. Proprio come succede quando non ti informi prima di partire e ti lasci sorprendere, trasportare, ammaliare.
Questa capitale ha tutte le comodità di una grande metropoli, racchiuse in un perimetro abbastanza ristretto. La prima cosa che ho notato è stata la pulizia e la presenza di tantissimi negozi costosi. Incuriosita da questa eleganza, ho fatto delle ricerche una volta tornata a casa e ho scoperto che il Lussemburgo è uno dei luoghi con la più alta qualità della vita. Non a caso quasi la metà della popolazione è composta da espatriati attratti dalle ampie possibilità lavorative.
Città di Lussemburgo si divide in una parte moderna e una storica, il Barrio Grund.
Passeggiare lungo le sue strade vuol dire immergersi in una fiaba medievale: casine, ruscelli e parchi sono i protagonisti dello scenario e non a caso questa zona è stata definita Patrimonio dell’UNESCO.
L’intera capitale è perfetta per chi ama camminare ed io vi consiglio di partire da Place de la Constitution dalla quale potrete affacciarvi per ammirare i giardini e il Grund, immedesimandovi in quella che doveva essere la vita di tanti e tanti anni fa.
Inoltrandosi nei vicoli si arriva a Place d’Armes, centro nevralgico della movida notturna. Stenterete a crederci, ma ho saputo infatti che Città di Lussemburgo ha una nightlife molto attiva!
E’ proprio qui che si concentra la maggior parte dei ristorantini e cocktail bar. Vi consiglio di fermarvi da La Boucherie, probabilmente uno dei ristoranti più caratteristici e particolari che io abbia mai visto. Il menu è a base di carne -nonostante ci siano anche scelte vegetariane- e l’arredamento è simpaticissimo, basti pensare che davanti la porta d’ingresso c’è la statua di una mucca di dimensioni reali!
Qui ho assaggiato la tartiflette, un piatto buonissimo composto da cipolle, patate, fonduta di formaggio e pancetta. Insomma, adatta a chi è a dieta.
Noi abbiamo avuto a disposizione solo una serata per visitare il Lussemburgo, ma secondo la mia opinione sarebbe bastato una mezza giornata in più per vedere anche le altre cose che ha da offrire.
Per l’alloggio abbiamo scelto il Park Inn, un hotel dotato di parcheggio al confine tra la parte nuova e il centro storico, posizione che ci ha permesso di muoverci a piedi con estrema facilità.
Mi ha ricordato un po’ il mio Molise: è circondato da talmente tante altre città più turistiche da passare sempre in secondo piano. Ma, se vi trovate da quelle parti, dategli una possibilità perchè sono sicura che vi saprà ripagare.