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Creato il 20 novembre 2013 da Povna @povna

L’autunno del primo quadrimestre, per ogni docente che abbia la fortuna di avere continuità didattica, è caratterizzato, oltre che da una serie di fenomeni, generali e scolastici (la conoscenza con le nuove classi, l’arrivo dell’ora solare, la consegna dei piani didattici), anche da una pratica che si ripete ogni anno uguale e pur diversa: il ritorno degli ex-alunni che, superate le forche caudine dell’esame di Stato, arrivano nella loro scuola per ragioni sentimentali o burocratiche, e si fermano a far visita agli insegnanti del tempo che fu.
Così, dalla metà di settembre, anche le porte delle classi della ‘povna si sono aperte, improvvise, su volti sorridenti, che si affacciavano a salutare la loro doppiamente ex prof. per un incontro più o meno limitato. E’ in questo modo che le Giovani Marmotte hanno fatto la conoscenza, in capo a ottobre, di Campanellino e della Testarda( rimaste però poco, perché tanto, si sa, loro si frequentano attraverso altri luoghi e altri canali), poi è stata la volta di Peter Pan, passato insieme a Speedy Gonzales e Giovanna d’Arco (e al loro cane nuovo di zecca): e per fortuna che i primini sono appunto esploratori, naturalisti e biologici, perché altrimenti non si sa come avrebbe reagito a un tale zoo una classe diversa dalla loro.
Di visita in visita, si è così arrivati al mese di novembre, quando, la settimana scorsa, due incontri forti, simmetricamente importanti, si sono inaspettatamente palesati.
Venerdì la ‘povna sta scendendo la scala a rotta di collo: l’intervallo è appena finito e lei non vuole perdersi nemmeno un minuto di Dante con gli amati Merry Men. Incontra Mafalda, si ricorda di una cosa urgente, si blocca, incomincia a parlare, quando dalla direzione opposta si avvicina l’Ingegnera Tosta:
“‘povna, è passato Calvin, ti cercava, è già in classe, ti aspetta là con loro”.
La ‘povna si illumina di gioia, lascia ogni discorso interrotto e vola alla casa sull’albero.
Il suo alunno occhio-acuto la aspetta chiacchierando con la Pesciolina e Piccolo Giovanni; intanto il suo sguardo comprensivo segue sorridendo l’alveare che ronza intorno a loro.
“Calvin, che sopresa!” – la ‘povna sorride. Lui anche. I Merry Men la guardano come a esserne loro i responsabili: “Ha visto, prof., è contenta?”.
Seguono dieci minuti nei quali loro lavorano per conto proprio (Cirillo Skizzo fa il registro), e lei e Calvin si aggiornano reciprocamente: la nuova università, il lavoro, l’amore, la vita che va bene, e lui è felice (e un po’ meno magro!), finalmente. La ‘povna dal canto suo gli racconta del suo anno completamente folle, e riscopre quel gusto di parlare comprendendosi con tre parole al volo, e tanto basta (del resto, lei lo sapeva, che non sarebbe stato più così, dopo di loro).
Arriva il momento dei saluti, la promessa di rivedersi presto. La ‘povna apre la Commedia con gli occhi scintillanti: un’ottima interrogazione di Teofilo e di Earnest e la partecipazione a un corso in cui lei si divertirà a fare la nerd in compagnia di Galileo e alcuni altri chiuderanno una giornata stancante e niente male.
La seconda sorpresa arriva il sabato. A campana già suonata, mentre si avvia in segreteria a prendere giacca e zaino (per avviarsi in direzione Roma, a grandi passi), una voce conosciuta la accoglie inaspettata all’ingresso:
“Prof., è in forma smagliante”.
La ‘povna alza gli occhi, e vede Steeerforth. Steerforth che, dopo quanto era successo all’esame di Stato, non si era fatto più sentire (e la ‘povna pensava, questa volta, di aver perduto ogni contatto), Steerforth di nuovo sereno, e con gli occhi sorridenti. Steerforth che parla del tirocinio, e dei progetti futuri (“Ma forse all’università non ci rinuncio”); che le chiede del Cineforum (e le consiglia un film “da vedere con gli alunni”). Un solo accenno all’estate gli incupisce gli occhi, a un certo punto, ma è questione di un secondo. Alla fine si salutano, con una stretta schietta. Lo sceneggiatore sorride, quasi a dire: “Hai visto, se mi impegno?”.
La ‘povna parte per Roma, e per le settimane future, sotto i migliori auspici.


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